Bragonzi completa la propria gamma di alesatrici-fresatrici orizzontali con la 110 TC, un modello dal campo di lavoro contenuto ma dalle grandi caratteristiche tecniche e qualitative.
L’azienda Bragonzi si presenta oggi con due linee di prodotto: la serie T e la TC. La prima è composta da alesatrici tradizionali a montante mobile a T, con testa portamandrino laterale di grande rigidezza. Con TC, invece, vengono definite le macchine con struttura del montante a doppia colonna e con testa portamandrino centrale, che garantisce un comportamento termosimmetrico anche durante le più gravose condizioni operative.
In quest’ultima, in particolare, fino a oggi erano presenti due modelli medio-grandi, ovvero la TC 130 e la TC 150. Bragonzi ha perciò completato la gamma con un nuova versione, chiamata appunto TC 110, in modo da soddisfare le esigenze di una clientela bisognosa di una macchina più piccola nelle dimensioni ma altrettanto valida dal punto di vista tecnico.
Pensata per durare a lungo
TC 110 è una macchina a montante a doppia colonna con testa centrale: questo conferisce la migliore termosimmetria alla struttura, che offre l’uniformità nelle lavorazioni nei due sensi di scorrimento dell’asse X e garantisce inoltre una maggiore precisione dovuta alla minor influenza delle variazioni di temperatura nei locali di installazione o nella macchina stessa.
TC 110 nasce sulla base dell’esperienza accumulata con le macchine più grandi, pur trattandosi di un progetto sviluppato da zero in modo da non dover scendere a compromessi.
In Bragonzi hanno messo a fattor comune diverse necessità, come la qualità della lavorazione, la precisione, la costanza nel tempo e l’affidabilità complessiva della macchina. Per ottenere i risultati voluti sono state perciò impiegate diverse soluzioni capaci di garantire i risultati voluti, come l’impiego di componentistica commerciale di prim’ordine. Ma questo è solo il primo step: i progettisti di Bragonzi hanno sfruttato la presenza nel gruppo della fonderia per realizzare manufatti in ghisa con geometrie idonee.
La composizione cellulare in doppia parete del montante assicura infatti la massima rigidità; inoltre, il tutto è sottoposto a doppia termostabilizzazione prima e dopo la lavorazione di sgrossatura.
Anche lo schema dei cuscinetti della linea mandrino è simile a quello delle macchine più grandi, ma è stato ripensato per fornire le migliori prestazioni – in termini di precisione, affidabilità nel tempo e robustezza – per questa specifica taglia.
Una struttura robusta e affidabile
Come accennato, Bragonzi dispone di una fonderia e di forni per la realizzazione di trattamenti termici. Questo ha permesso all’azienda di sviluppare una struttura totalmente in ghisa, fatta eccezione del montante in acciaio elettrosaldato. La ghisa possiede una capacità intrinseca di smorzamento delle vibrazioni, con evidenti benefici sulla qualità della finitura superficiale e sulla durata degli utensili. Tutte le fusioni, inoltre, vengono trattate termicamente due volte: la prima avviene come di consueto appena raffreddato il getto, mentre una seconda stabilizzazione viene eseguita dopo la fresatura di sgrossatura. In questo modo si ha la certezza di lavorare con strutture libere da eventuali tensioni interne accumulate in fase di fusione o di lavorazione meccanica successiva, ottenendo così una macchina totalmente stabile nel corso degli anni.
Una volta accoppiato il montante in acciaio elettrosaldato sul relativo carro in ghisa e verificata la precisione, i due componenti vengono poi fissati rigidamente tra loro grazie all’iniezione di un materiale termoplastico che li sigilla rendendoli un blocco unico.
Così facendo il montante appoggia sull’intera superficie del carro, distribuendo nel modo più corretto i pesi e non solo su alcuni punti fissati tramite bulloni.
Fare trucioli, senza problemi
Sul fronte asportazione di truciolo, la TC 110 è dotata di un mandrino a due gamme con variazione continua della velocità tramite riduttore epicicloidale.
Il processo produttivo di fresatura e alesatura ad alte prestazioni avviene grazie a mandrini progettati per garantire elevati valori di potenza, disponibile fin dai bassi regimi di rotazione. L’elevata capacità di asportazione è associata alla massima precisione e rigidezza che sono garantite da scelte progettuali e costruttive frutto della pluriennale esperienza e tradizione Bragonzi. Ciò vale in particolare per la struttura della testa porta mandrino fusa in ghisa sottoposta a doppio trattamento termico, alla linea mandrino rotante su cuscinetti a sfere di alta precisione e alla costruzione modulare che permette un’ampia gamma di configurazioni possibili. Il mandrino è realizzato in acciaio nitrurato con durezza 1000 Vickers e superfinitura di lappatura con riporto bussola portacono cementata.
Il motore mandrino raggiunge una potenza di 30 kW in S1 e una coppia massima di 1.260 Nm. Con questi valori, la macchina può affrontare ogni genere di asportazione su diversi materiali, dall’alluminio alle leghe più tenaci, dalla sgrossatura alla finitura.
Accessori per ogni esigenza
La serie TC è inoltre progettata per utilizzare una vasta serie di teste ausiliarie di diversa potenza per operazioni di alesatura e sfacciatura, nonché teste universali espressamente sviluppate per eseguire operazioni specifiche di fresatura. Possono essere realizzate, secondo l’impiego e la dimensione, con orientamento manuale o automatico, condizionate e con adduzione del liquido refrigerante ad alta pressione per l’impiego di utensileria specifica in foratura. Le macchine sono inoltre pallettizzabili e montano dispositivi di cambio utensili di diverse dimensioni, a partire da 60 posti salendo fino a 90 e 120. Il cambia utensili è posizionato a terra per evitare di gravare sul montante, con conseguenti vantaggi in termini di precisione geometrica complessiva della macchina e di dinamicità degli assi.
A tal proposito, in rapido gli assi X/Y/Z possono raggiungere i 20 m/min (10 m/min in lavoro) con una spinta di 1.600 daN, mentre la tavola è in grado di effettuare 3 rotazioni al minuto. La modularità riguarda anche le corse degli assi, variabili in base alle esigenze dell’utilizzatore: in X le corse possibili partono da 2.000 mm per salire a 2.350, 2.650 e 3.100 mm; in Y, invece, le altezze disponibili sono 1.500 e 1.800 mm. In Z, infine, le corse previste sono pari a 1.000 e 1.400 mm. In tutte le configurazioni, il mandrino ha una capacità di uscita dal montante (corsa W) di 550 mm su guide a rulli e un diametro di 110 mm. La tavola è proposta con una superficie di 1.500×1.200 mm (1.100×1.300 mm in opzione) e poggia su un sistema idrostatico a due ralle: si ha così una distribuzione dei pesi migliore sull’intera superficie utile, fondamentale quando il carico non è perfettamente centrato sulla tavola stessa. Le due ralle, inoltre, dispongono di sistemi di sostentamento autonomi l’uno rispetto all’altro, così da ottimizzarne la funzionalità in base al carico e al suo posizionamento.
La tavola, che è in grado di accogliere grezzi dal peso massimo di 6 tonnellate, è mossa è da un sistema a doppio pignone con recupero del gioco e può lavorare in diverse modalità. La prima è quella classica ad asse vivo, ovvero in interpolazione con altri assi. La seconda si basa sul bloccaggio idraulico in una delle 360.000 posizioni controllate da cnc. L’ultima prevede quattro posizioni fisse a 90° l’una rispetto all’altra (0°, 90°, 180° e 270°) bloccate attraverso l’innesto di un piolo in apposite sedi della tavola, garantendo così estrema precisione e massima rigidità.
Lo scorrimento degli assi è di tipo a strisciamento su guide integrate, accoppiate mediante raschiettatura ai basamenti, con riporto di laminato plastico, il tutto con l’aggiunta di pattini a rulli. L’abbinamento delle due tecnologie mira a ottenere il meglio da ciascuna: il sistema a strisciamento – con lubrificazione automatica delle guide e recupero dell’olio per ottimizzare ulteriormente le performance della macchina – offre il massimo delle precisione e della stabilità, mentre i pattini a rulli incrementano la dinamicità della macchina, in particolare per la riduzione dello stick-slip e nelle inversioni.
Dettagli che fanno la differenza
Rispetto ad altre machine simili, la serie TC è pensata per assicurare una vita utile in officina misurabile in decenni: per raggiungere questi risultati Bragonzi impiega componentistica di alto livello, indispensabile per raggiungere la precisione promessa e, soprattutto, per mantenerla anche dopo molti anni di lavoro. Anche sul fronte dell’elettronica di comando non vengono posti vincoli particolari nella scelta del controllo numerico, offrendo i modelli top di gamma dei principali produttori mondiali.
Nemmeno l’ergonomia della macchina è lasciata al caso: le cabine sono concepite per la massima facilità di accesso al pezzo, pur essendo protette e a tenuta stagna e dotate di impianti per l’aspirazione dei fumi, sistemi attivi di filtraggio del refrigerante e convogliatori in grado di gestire i grandi volumi di trucioli che la 110 TC è in grado di generare.
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