Con il progetto di tubature sostenibili HydraToZero l’azienda premiata nella sezione “Materials” in occasione della fiera Accadueo.
CPC Inox, centro servizi privato per l’acciaio inox in Europa con un fatturato di oltre 260 milioni di euro, ha vinto il premio BFWE Innovation Award nella sezione “Materials” al termine di Accadueo, fiera di riferimento del settore idrico, grazie all’ambizioso progetto di tubature sostenibili HydraToZero.
Questo importante riconoscimento, nato dalla joint venture fra BolognaFiere e Mirumir — destinato alle innovazioni di prodotto, processo e servizio sviluppate da aziende che operano nel mondo scientifico e delle utilities — simboleggia un ulteriore sigillo di qualità e garanzia sul progetto HydraToZero, nato dal desiderio di applicare un materiale versatile e sostenibile come l’acciaio inox al complesso settore dei sistemi idrici.
L’azienda lombarda, in collaborazione con Team Stainless, porta alla fiera un sistema composto da tubi e raccordi completamente in acciaio inossidabile AISI 316L, caratterizzato da una lavorazione unica che conferisce al materiale delle corrugazioni in grado di rendere il condotto flessibile e curvabile, per adattarsi ad eventuali asperità e tortuosità della zona di posa e per permettere di assorbire movimenti tellurici di qualsiasi genere una volta in opera.
Questa particolare conformazione dei tubi in acciaio inox consente di azzerare quasi interamente lo spreco idrico di strutture pubbliche e private, permettendo di risparmiare non solo in termini economici ma anche ambientali. L’acciaio inox AISI 316L scelto da CPC Inox si configura come il materiale ideale per le tubature di nuova generazione anche per le sue altre numerose qualità: è flessibile, resistente, igienico, facilmente riparabile, completamente riciclabile e altamente durevole, con una vita utile centenaria e un tasso di rottura trascurabile.
L’ispirazione di HydraToZero proviene dai sistemi di tubature adottati con successo in Giappone, Taiwan e Corea del Sud. Agli inizi del 1980, Tokyo è stata una delle prime città ad adottare sistematicamente un complesso idrico in acciaio inox, raggiungendo il totale rinnovo in circa vent’anni. Le perdite sono scese dal 15% al 3% circa, una percentuale ulteriormente migliorabile a fronte di alcune prese di utenza difficilmente sostituibili in proprietà private, e le rotture del sistema idrico sono drasticamente crollate: in presenza di oltre 2 milioni di prese d’utenza, si è passati da 90 mila rotture all’anno ad appena 9 mila.
La scommessa virtuosa proposta da questi Paesi orientali, dove questo tipo di tubature in acciaio corrugato è regolarmente in produzione, è diventata un progetto a tutto tondo su cui investire anche per CPC inox. La media nazionale delle perdite d’acqua in Italia supera il 40% (fonte: Istat), un dato altamente migliorabile anche alla luce dell’operato di altre nazioni europee come Danimarca e Olanda, dove le perdite sono inferiori al 10% e che dimostrano come il risparmio idrico sia possibile attraverso investimenti e innovazione. L’anzianità delle reti di distribuzione idrica italiana è il fattore determinante dello spreco idrico e delle frequenti rotture, in considerazione del fatto che il 60% dei sistemi di tubature ha più di 60 anni e un ulteriore 25% ne ha oltre 70.
All’anzianità della rete idrica italiana si aggiunge un tasso di rinnovo medio praticamente nullo (pari allo 0,5%), implicando un arco di rinnovo completo di oltre 200 anni. A perdite alte e un rinnovamento esiguo la soluzione può essere quella radicale di un sistema innovativo e comprovatamente efficace come quello in acciaio inox.
La tecnologia HydraToZero è già stata sperimentata con successo con 12 prove di posa in Lombardia, Toscana e Marche. CPC Inox ha inoltre già ottenuto tramite gara d’appalto la copertura di 460 allacci inox da parte di Vivaservizi, società che gestisce la rete idrica della provincia di Ancona.
«Siamo orgogliosi – ha dichiarato Alberto Schiavo, Sales Manager di CPC Inox – di aver conseguito un premio che riconosce l’importanza dell’innovazione con il progetto HydraToZero, all’interno di un contesto come quello di Accadueo, manifestazione internazionale di riferimento per il settore. Il nostro progetto testimonia la nostra ricerca continua nel campo dell’innovazione e il nostro impegno ambientale, che stiamo intensificando sempre più come dimostrato dal nostro primo report di sostenibilità pubblicato quest’anno. L’acciaio inox è un materiale estremamente malleabile e trasformativo e siamo fieri di portare in Italia la sua applicazione nel campo della rete idrica. Investiamo costantemente nel reparto R&S aziendale per dar vita a progetti che coniughino innovazione ed ecosostenibilità. L’esempio virtuoso di un sistema di tubature e allacci in acciaio Inox attuato dai paesi del Far East dimostra che scommettere sul rinnovamento infrastrutturale è necessario e sempre migliorativo. Con questo progetto abbiamo avuto modo di collaborare con realtà internazionali come Team Stainless e di attuare sul campo progetti di posa con diverse regioni italiane. Spero che HydraToZero, anche attraverso la presentazione a questo importante evento, possa avere sempre più risonanza fra gli esperti del settore e possa essere un sistema sempre più ricercato e adottato, per poter beneficiare di un risparmio non solo economico ma anche ambientale».
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