I buoni presupposti per il 2013 non si sono concretizzati interamente: questo ha influito sui risultati di Bosch Rexroth, che però ha continuato a investire in ricerca&sviluppo per ripartire nel 2014
Il 2013 si è dimostrato un anno particolarmente difficile per molti mercati, e questa situazione ha coinvolto tutto il panorama mondiale. Contrariamente alle prime stime infatti la propensione all’investimento è stata piuttosto ridotta anche nel secondo semestre. L’andamento di Bosch Rexroth rispecchia questa situazione complessa. Il rallentamento della zona asiatica ad esempio influito negativamente sul settore delle macchine da costruzione, nel quale Bosch Rexroth è tradizionalmente molto forte. Anche l’industria mineraria in America del Sud ha risentito del calo della domanda di materie prime proveniente dalla Cina, presentando di conseguenza un’evidente contrazione. Gli Usa al contrario hanno mostrato uno sviluppo positivo che però non è stato sufficiente per ottenere lo stesso fatturato mondiale da record del 2012.
“Se in Asia abbiamo assistito nel 2013 a una recessione temporanea, crediamo che in Europa sia necessario ancora qualche anno per poter tornare a un mercato pari a quello precedente la crisi del 2008. – sostiene Karl Tragl, Amministratore Delegato di Bosch Rexroth – Ad ogni modo nonostante la debole congiuntura del 2013, abbiamo mantenuto gli investimenti in ricerca e sviluppo sugli stessi alti livelli dell’anno precedente. In questo modo poniamo le basi per continuare ad essere leader tecnologici”.
L’azienda infine ha reso noto i tre obiettivi principali per il prossimo futuro: più efficienza energetica, maggior sicurezza dei macchinari e, ovviamente, industria 4.0. In questi tre ambiti Bosch Rexroth punta a mantenere un ruolo di top player a livello mondiale contribuendo all’innovazione tecnologica.
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