Soluzione ideale per piccole quantità e alta complessità dei componenti.
Il gruppo Ceratizit ha vinto il Premio per l’Innovazione 2020 assegnato dalla Federazione delle Industrie FEDIL nella categoria Processi, per lo sviluppo di un nuovo processo di produzione additivo di metallo duro ottenuto da carburo di tungsteno e cobalto. Lo specialista lussemburghese dei materiali duri si posiziona quindi come un pioniere nel campo dei componenti in metallo duro prodotti mediante il processo additivo.
La produzione additiva di componenti in plastica, acciaio e altri materiali ha acquisito un’importanza sempre maggiore negli ultimi anni. Per il metallo duro non esisteva finora alcun processo affidabile che raggiungesse la qualità dei processi di produzione consolidati e ottimizzati nel corso di decenni. Grazie al processo ora sviluppato, Ceratizit non soltanto raggiunge la consueta qualità dei prodotti realizzati mediante pressatura e lavorazione ad asportazione truciolo, ma risponde ancora meglio alle esigenze dei clienti, come spiega il responsabile del reparto di ricerca e sviluppo Ralph Useldinger: «La produzione additiva di parti in metallo duro ci garantisce una flessibilità ancora maggiore nel venire incontro alle esigenze dei clienti e apre possibilità di progettazione completamente nuove grazie alle quali possiamo offrire ai nostri clienti soluzioni personalizzate altamente ottimizzate nel tempo più breve possibile». Ciò include il supporto attivo per l’ottimizzazione del design del prodotto, come sottolineato da Useldinger.
Produzione additiva più rapida e conveniente
Uno dei vantaggi principali della produzione additiva del metallo duro sta nella riduzione di tempi e costi durante la fase critica di avviamento della realizzazione di prodotti in piccole quantità e di elevata complessità, come ad esempio nella produzione dei prototipi. Generando la geometria direttamente dal software di progettazione, la stampa 3D consente di pianificare e realizzare rapidamente i progetti, senza impiegare forme e matrici per alte intensità di produzione e i costosi utensili con riporti in diamante necessari per la lavorazione di parti in metallo duro. Ciò consente di risparmiare tempo e denaro preziosi soprattutto durante lo sviluppo dei prototipi.
L’AM (Additive Manufacturing) offre maggior libertà creativa
Il secondo grande vantaggio della produzione additiva è costituito dal più ampio ventaglio di possibilità di formatura realizzata attraverso la generazione diretta di contorni a forma libera che vanno ben oltre i limiti dei processi di produzione tradizionali. In questo modo si possono produrre geometrie finora considerate irrealizzabili. Queste includono, ad esempio, strutture che presentano sottosquadri oppure aree non accessibili per gli utensili da taglio, quali cavità e canali all’interno del corpo finito, che successivamente non sono più accessibili dall’esterno. Ciò consente una maggior complessità dei componenti nonché un maggiore livello di integrazione riducendo nel contempo il numero di gruppi d’assemblaggio e singoli componenti.
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