L’Additive Manufacturing occupa un ruolo sempre più strategico nel settore manifatturiero.
La possibilità di realizzare componenti innovativi e senza limiti di design sta ampliando l’utilizzo di questa tecnologia in numerosi settori industriali.
Il Convegno fornirà un quadro dettagliato sullo stato dell’arte dell’Additive Manufacturing, con un focus su: sostenibilità, materiali, certificazioni, organizzazione della produzione, e illustrando le tecnologie attraverso la presentazione di casi applicativi.
L’invito al convegno è rivolto ad aziende appartenenti ai più importanti settori industriali e applicativi (Aeronautico, medicale, automotive, costruzione stampi, dentale, ciclo e motociclo, produzione componenti, ecc.), interessate a conoscere ed approfondire le potenzialità e le opportunità concrete offerte dalle tecnologie di Additive Manufacturing.
La Tavola Rotonda sarà un momento di confronto per conoscere quali sono le strategie di alcuni grandi utilizzatori nei settori Energia, Aeronautico, Medicale, Ciclo e Motociclo e Automotive, nello sviluppo dell’Additive Manufacturing nei più importanti campi di applicazione.
Il Convegno sarà inoltre un’occasione unica di incontro tra i produttori di tecnologie, i centri servizi, gli utilizzatori del settore meccanico, l’università e i centri di ricerca.
Tecnologie Meccaniche e AITA hanno realizzato un’Indagine sull’additive nel mercato italiano intervistando sia i produttori, sia gli utilizzatori. Ne sono uscite interessanti indicazioni che forniscono una fotografia interessante sullo sviluppo e l’utilizzo di questa tecnologia nel nostro paese. I dati più significativi verranno presentati durante l’evento.
L’Additive Manufacturing (AM) rappresenta una leva strategica per migliorare competitività, efficienza e sostenibilità nei processi produttivi. È fondamentale però definire una roadmap strutturata per l’integrazione efficace delle tecnologie additive, partendo dall’analisi dei processi esistenti e dall’identificazione delle opportunità. È necessario analizzare aspetti chiave come la selezione delle tecnologie e dei materiali, l’integrazione con la produzione tradizionale e la supply chain senza tralasciare l’importanza della formazione aziendale e il miglioramento continuo. L’obiettivo del Kilometro Rosso attraverso il laboratorio Lisa Tech dedicato al mondo del 3D printing è quello di supportare le aziende nel cogliere le opportunità offerte dall’AM per ottimizzare la produzione e ridefinire la loro competitività nel mercato globale.
Le tecnologie e i processi di manifattura additiva sono sempre più utilizzati fuori dal contesto della prototipazione e sempre più dedicati alla produzione di componenti e prodotti. È quindi necessario che il componente e il prodotto siano accompagnati dalle necessarie garanzie che riguardano sicurezza e prestazioni, incluse le garanzie riguardanti la vita utile. Ma quali sono i metodi per fornire tali garanzie al proprio mercato di riferimento? Cosa può chiedere e/o pretendere il cliente? Quali sono le regole per una corretta immissione sul mercato in conformità alla legislazione vigente? Come garantire che le analisi svolte siano rappresentative di ogni esemplare prodotto? La relazione fornirà alcuni elementi di attenzione per orientare le decisioni di chi deve immettere in commercio un nuovo componente indirizzato ad un determinato settore/mercato.
Le tecnologie di produzione additiva dei materiali hanno riscosso negli anni un rilevante interesse sia in ambito industriale che accademico grazie alle prospettive e aspettative ad esse connesse. In realtà, la loro storia ha visto l’alternarsi di momenti di forte entusiasmo e altri in cui sono maturate certe convinzioni per cui apparivano più importanti le limitazioni che i vantaggi. Attualmente il panorama è decisamente vivace, con iniziative a livello di ricerca e applicazioni industriali che vedono le tecnologie di produzione additiva al centro della rivoluzione industriale, capaci di interpretare le esigenze di sostenibilità, prestazioni, riduzione dei costi, resilienza e innovazione che caratterizzano i moderni distretti produttivi. L’attenzione crescente alle tematiche legate alla sostenibilità hanno reso ulteriormente le tecnologie additive centrali per risparmio di materia prima, possibilità di rivalorizzazione delle materie prime seconde da processi produttivi tradizionali, flessibilità produttiva e risparmio di energia. In questo contesto, la scelta consapevole dei materiali, la loro funzionalizzazione, la possibilità di modificare la struttura e la composizione migliorando le prestazioni e la durabilità, diventano nuovi traguardi tecnologici per realizzare prodotti innovativi per i distretti industriali ad alto valore aggiunto.
La stampa 3D metallo sta emergendo come una tecnologia dirompente con il potenziale di trasformare il settore ciclistico.
La presentazione esplora i vantaggi significativi che la stampa 3D metallo offre ai produttori di biciclette, tra cui la personalizzazione, la prototipazione rapida, la produzione just-in-time e l’ottimizzazione del design.
Verranno discussi i vari materiali adatti al settore e le loro applicazioni specifiche nel settore ciclistico. Saranno inoltre esaminati i casi di studio di aziende che hanno già adottato con successo la stampa 3D metallo, evidenziando i miglioramenti in termini di prestazioni, riduzione dei costi e innovazione.
La stampa 3D di grande formato basata sulla deposizione per estrusione di polimeri termoplastici, nota anche come LFAM (Large Format Additive Manufacturing), trova ampio impiego nel settore della manifattura di componenti in materiale composito dove viene primariamente impiegata nella realizzazione di attrezzature.
Questa tecnologia si rivela particolarmente efficace nella realizzazione di stampi diretti per autoclave, master di laminazione e dime di fissaggio, consentendo un significativo risparmio in termini di tempo di ciclo, fasi di lavoro e materiale impiegato rispetto alle metodologie convenzionali.
La riciclabilità del materiale rafforza ulteriormente la sostenibilità del processo additivo, garantendo una riduzione fino al 60% dell’impatto ambientale.
L’intervento illustra un esempio di integrazione della tecnologia LFAM all’interno di un ciclo produttivo multi-processo per la realizzazione di un riflettore con struttura a sandwich impiegato in sistemi di difesa.
Con sede a Milano, Camozzi Advanced Manufacturing, parte del Gruppo Camozzi, guida l’innovazione nell’industria aerospaziale, trasformando anche le sfide più complesse in opportunità e soluzioni concrete. Tra i principali ostacoli del settore emergono lunghi tempi di attesa, costi elevati e impatto ambientale del processo di produzione e smaltimento degli attrezzaggi per le strutture aeronautiche.
Grazie alla sinergia con Ingersoll Machine Tools, Camozzi Advanced Manufacturing integra tecnologie di large-format additive manufacturing (LFAM) per realizzare stampi e maschere su misura, rispondendo alle richieste sempre più esigenti del mercato.
Un importante esempio del know how tecnologico e di processo dell’azienda è rappresentato dallo stampo per le Landing Legs del lanciatore europeo SALTO, prodotto in sole 50 ore. Questo stampo, lungo 7 metri e dal peso di 1.200 kg, è stato realizzato con PEI (polieterimmide), un materiale termoplastico riciclabile ad alte prestazioni, certificato per temperature fino a 180°C. L’uso del PEI consente di creare componenti in composito di qualità superiore, supportando un’industria aerospaziale sempre più sostenibile e competitiva.
Il mercato della fusione a letto di polvere metallica ha rallentato negli ultimi anni fino a raggiungere circa la metà dei tassi di crescita osservati 5 anni fa. Questo mercato sta cambiando con l’aggiunta di nuove gamme di dimensioni e uno spostamento verso sistemi multi-laser. Il mercato delle stampanti di grande formato (>350 mm) ha registrato una crescita più lenta ma ha un grande potenziale. La nostra osservazione è che i potenziali nuovi concorrenti sono frenati dai costi e dai rischi legati all’adozione di stampanti in questa categoria. Questa presentazione identificherà i principali costi e rischi dell’adozione. Questi possono essere mitigati con nuovi modelli di business, sistemi flessibili e supporto tecnico/consulenziale per mitigare le difficoltà legate all’adozione della tecnologia e riportare il settore su una curva di crescita elevata.
La Tomografia Computerizzata, che trova sempre maggiore applicazione nell’ambito dell’Additive Manufacturing, consente di analizzare dimensionalmente e strutturalmente un componente, rilevando difetti e anomalie che potrebbero comprometterne le sue prestazioni. Questa tecnologia supporta la progettazione e l’ottimizzazione di componenti stampati in AM, facilitandone il controllo e contribuendo ad una produzione più efficiente ed ottimizzata. Con questo lavoro andremo a scoprire le principali applicazioni di TC nel contesto dell’AM e le sfide tecnologiche che rendono questa tecnica di controllo una delle più complete e vantaggiose.
L’Additive Manufacturing sta trasformando radicalmente il panorama della produzione industriale. Con Stratasys esploriamo come questa metodologia consenta la creazione di prodotti altamente personalizzati e flessibili, riducendo al contempo i tempi di produzione e i costi. Verranno discussi i principali vantaggi dell’Additive Manufacturing, tra cui la capacità di realizzare geometrie complesse, la riduzione degli sprechi di materiale e l’ottimizzazione della supply chain. Attraverso esempi concreti e casi di studio, verrà illustrato come le aziende possono sfruttare questa tecnologia per migliorare la loro competitività e sostenibilità. Un focus particolare sarà dedicato alle applicazioni in settori chiave come l’aerospaziale, l’automotive e il medicale.
L’Additive Manufacturing sta trasformando radicalmente il panorama della produzione industriale. Con Stratasys esploriamo come questa metodologia consenta la creazione di prodotti altamente personalizzati e flessibili, riducendo al contempo i tempi di produzione e i costi. Verranno discussi i principali vantaggi dell’Additive Manufacturing, tra cui la capacità di realizzare geometrie complesse, la riduzione degli sprechi di materiale e l’ottimizzazione della supply chain. Attraverso esempi concreti e casi di studio, verrà illustrato come le aziende possono sfruttare questa tecnologia per migliorare la loro competitività e sostenibilità. Un focus particolare sarà dedicato alle applicazioni in settori chiave come l’aerospaziale, l’automotive e il medicale.
Nel mondo della manifattura additiva di componenti metallici il gas, rigorosamente ad alta purezza, è conosciuto come elemento fondamentale del processo soprattutto quando ci si riferisce all’atomizzazione delle polveri e alla produzione di componenti in atmosfera inerte. Quanto invece ancora forse non è del tutto assodato è la poliedricità del gas all’interno di tutta la filiera e l’importanza delle soluzioni tecniche legati al suo utilizzo che possono essere sviluppate a corredo della fornitura di gas da un partner con una storia di oltre 90 anni come SIAD.
La tecnologia HP Multi Jet Fusion continua a evolversi con materiali innovativi che migliorano la sicurezza, l’estetica e la lavorabilità dei pezzi prodotti. In questo intervento esploreremo tre categorie chiave di materiali avanzati: flame retardant, per applicazioni in settori regolamentati l’elettronica; materiali con finitura superficiale ultra-liscia, ideali per componenti a elevata qualità estetica; e materiali ottimizzati per la post-produzione, perfetti per processi di verniciatura e finitura avanzata. Analizzeremo casi d’uso concreti e i vantaggi competitivi che questi materiali offrono, aprendo nuove opportunità per la produzione additiva.
Innovazione e ritorno economico sono i motori che devono guidare l’adozione della stampa 3D di componenti in metallo. Per molti anni l’additive manufacturing ha avuto successo in settori verticali come il medicale, l’aeronautico, l’energia e l’automotive speciale, grazie alle nuove possibilità progettuali e al percorso di produzione digitale. Ora gli sforzi dell’intera filiera sono orientati ad allargare la base degli utenti per mezzo di impianti più veloci ed efficienti, senza compromessi sulla qualità. In questo intervento parleremo di come i miglioramenti incrementali della tecnologia possano, finalmente, renderla appetibile e sfruttabile da chi finora ha dovuto aspettare.
Le nuove tecnologie di stampa 3D a resina hanno raggiunto un livello di precisione e qualità superficiale tale da rendere possibile la produzione diretta di parti definitive con risultati comparabili allo stampaggio a iniezione.
Nell’intervento scopriremo le stampanti 3D a resina di ultima generazione, come PSLA 270 di 3D Systems, e i risultati ottenibili in termini di risoluzione, produttività e materiali ingegneristici e certificati, con l’analisi di casi applicativi reali.
Vedremo poi quali sono gli elementi chiave per sfruttare al massimo la stampa 3D per la produzione industriale: dall’analisi dell’applicazione alla scelta della soluzione, al supporto tecnico.
Nella mia presentazione andrò ad esporre i vantaggi di progettare e produrre con il M.A.M. (metal additive manufacturing), ponendo il focus sull’importanza della progettazione che deve tenere conto di tutti i processi produttivi ad oggi disponibili senza concentrarsi solo nelle lavorazioni tradizionali. Con il giusto approccio in fase di progettazione e realizzazione il M.A.M. permette di realizzare componenti con un valore aggiunto molto elevato a costi ridotti e può essere usato non solo per la produzione di prototipi ma anche per la produzione di componenti speciali in serie. Non meno importante è il basso impatto ambientale della produzione additiva che può garantire alle aziende un grande vantaggio a livello di sostenibilità ambientale dei loro prodotti finiti.
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