Disporre di una pressa provastampi robusta, precisa e affidabile risulta quindi estremamente importante tanto per la qualità del pezzo finito, che in alcuni casi ha tanta valenza estetica quanto per la sicurezza.
di Davide Davò
Uno stampo per la lavorazione della lamiera dev’essere realizzato a regola d’arte per garantire pezzi di elevata fattura. Motivo per cui, prima di avviare una produzione è indispensabile eseguire alcune prove di stampaggio per testarne il funzionamento. Disporre di una pressa provastampi robusta, precisa e affidabile risulta quindi estremamente importante tanto per la qualità del pezzo finito, che in alcuni casi ha una notevole valenza estetica come nell’automotive, quanto per la sicurezza consentendo all’operatore di eseguire finiture manuali senza correre pericoli. F.lli Nava, dall’alto della sua grande esperienza nel settore e forte della capacità di sviluppare soluzioni su misura utilizzando come base di partenza soluzioni già installate e quindi affidabili, dispone di una famiglia di macchine pensata espressamente per certificare la validità e la funzionalità di uno stampo per deformazione lamiera.
Robusta e precisa
Espressione di questa competenza è la pressa oleodinamica provastampi a due montanti modello 2MPS 250/3000, che assicura la massima precisione di processo anche nel caso di stampi di dimensioni generose e peso importante. Merito della robusta struttura opportunamente dimensionata, che consente di gestire senza difficoltà le elevate forze in gioco, finemente regolabili e che possono raggiungere i 2500 kN.
La pressa vanta piani di lavoro da 3000 x 2400 mm con luce di 2700 mm, mentre la luce tra i montanti è di 3010 mm. La tavola estraibile inferiore ha una portata massima di 60 t, mentre la tavola basculante sotto la mazza ha portata di 30 t. La meccanica estremamente precisa permette di gestire la movimentazione di queste masse importanti con grande semplicità attraverso movimenti fluidi e progressivi, evitando strappi che possono compromettere la precisione del posizionamento degli stampi.
Grazie a opportune soluzioni tecniche, infatti, l’operatore che ha portato a termine aggiustaggi su una o su entrambe le parti dello stampo può riposizionarli in pressa centrandoli con tolleranze molto strette. Una meccanica robusta e precisa, dunque, abbinata a sistemi elettronici che allineano la macchina alla direzione tracciata dall’Industria 4.0. Ne è un esempio la sensorizzazione dell’impianto, che permette il controllo in tempo reale della pressa con la possibilità di effettuare una diagnosi del sistema in locale e da remoto. Un quadro completo dello stato della macchina è facilmente ottenibile attraverso il pannello operatore semplice e intuitivo, che consente di visualizzare eventuali anomalie di funzionamento.
Operatore al sicuro
Lo stesso livello di attenzione dedicato agli aspetti tecnici e operativi F.lli Nava lo ha dedicato anche alla sicurezza per proteggere la macchina e soprattutto l’operatore da situazioni di pericolo. Ne sono un concreto esempio gli spinotti di sicurezza della mazza, che hanno il compito di impedire fisicamente a quest’ultima una discesa accidentale. Durante la movimentazione e le operazioni di aggiustaggio e verifica degli stampi, infatti, l’operatore entra continuamente all’interno dell’area di lavoro della pressa. Sono proprio gli spinotti a garantire l’incolumità dell’operatore, e intervengono a mazza ferma a fine salita per avere la certezza che lo stampo superiore non urti quello inferiore durante il basculamento. La posizione degli spinotti (estratti/inseriti) è segnalata da finecorsa elettronici. A questo dispositivo di sicurezza si aggiunge il modulo installato sul cilindro di ritorno della mazza, che ne impedisce la discesa in caso di rottura del tubo di ritorno del cilindro. Altri sistemi analoghi sono presenti sui circuiti che gestiscono il basculamento dello stampo superiore.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere