Nuovo importante riconoscimento per FACE: dopo il Red Dot Award 2019, infatti, l’interfaccia uomo-macchina che il gruppo Salvagnini ha sviluppato in collaborazione con NiEW si aggiudica il German Design Award 2020.
Il mondo dell’automazione industriale ha conosciuto, negli ultimi anni, una piccola grande rivoluzione: piccola, perché oggi non ancora evidente nei prodotti, nelle soluzioni e nei servizi presenti nel mercato; grande, perché in realtà profonda e dunque capace di avere un impatto rilevante su tutti i livelli del settore. Ci si riferisce a questa rivoluzione con nomi ed in modi differenti, ma il suo significato, il suo fine ultimo rimane sempre lo stesso: mettere l’uomo al centro dell’evoluzione tecnologica.
Proprio con questo scopo alcune metodologie e pratiche di progettazione e sviluppo, tipiche di settori diversi, sono state introdotte anche in ambito industriale. Il loro obiettivo è quello di facilitare e guidare processi di innovazione che vedano la tecnologia come uno strumento capace di generare un valore aggiunto nella relazione tra le persone, sia che si parli di utenti consumers che di utenti professionali, ed i prodotti e i servizi che utilizzano quotidianamente. È in questo contesto che ci si riferisce sempre più spesso a progettazione centrata sull’utente (user-centered design) o sull’uomo (human-centered design), o ancora a progettazione dell’esperienza utente (user experience design) e Design Thinking, che oggi incontrano sempre maggior interesse e diffusione proprio in virtù della rivoluzione antropocentrica di cui sono applicazione pratica per eccellenza. Queste metodologie, a differenza di molti altri processi di innovazione, elevano i destinatari e i loro bisogni a fulcro del progetto e, in qualche modo, costruiscono i loro percorsi a ritroso: attraverso la mappatura delle interazioni degli utenti con i prodotti individuano tutti gli eventuali punti deboli da mitigare e tutti i possibili punti forti da preservare. Per questa ragione i costruttori più innovativi di macchine utensili hanno iniziato ad affrontare percorsi di rinnovamento che affondano le basi metodologiche nel Design Thinking.
Salvagnini, tra le aziende ai vertici nella progettazione e produzione di macchine e sistemi per la deformazione della lamiera, ha intrapreso da qualche anno un’attività di rinnovamento del software che accompagna il proprio prodotto. E lo ha fatto in collaborazione con NiEW, azienda di consulenza strategica forte di un’esperienza rilevante nel settore industriale, capace di coniugare metodologie Design Thinking con un grande acume finanziario e una comprensione profonda del digitale. Salvagnini e NiEW hanno avviato, a inizio 2017, un percorso di revisione del sistema di controllo delle macchine utensili che ha coinvolto in prima persona i clienti, dunque gli utenti finali dei macchinari. Scendere nel gemba ha permesso di catturare precisamente il valore e il disvalore là dove si manifestano, nell’interazione tra utilizzatore e prodotto.
Grazie a un approccio snello, collaborativo e misurabile, è stato possibile costruire una nuova interfaccia uomo-macchina in grado di soddisfare tanto le istanze del mercato quanto quelle interne all’azienda, sia in termini di clienti e destinatari diretti, dall’operatore macchina al collaudatore coinvolto nella sua installazione, sia in termini di stakeholder e destinatari indiretti, ovvero business e top management aziendale.
Il risultato di questo percorso ha preso il nome di FACE, un nome evocativo per una nuova interfaccia uomo-macchina intuitiva e flessibile, estesa a tutta la gamma di prodotto del gruppo Salvagnini già da settembre 2019. FACE, che si differenzia per facilità d’uso e caratteristiche funzionali avanzate, è stata accolta con grande interesse dal mercato e ha raccolto riconoscimenti importanti, che sono stati confermati anche dalla vittoria di prestigiosi premi di design tra cui il Red Dot Award 2019 e il German Design Award 2020.
Proprio per la capacità di esaltare gli elementi caratterizzanti di una tecnologia produttiva, nel panorama industriale contemporaneo l’interfaccia uomo-macchina gioca un ruolo rilevante nel successo commerciale di una macchina utensile. Ma è anche uno dei principali punti di contatto tra utilizzatore e produttore di una tecnologia, ed è in grado di consolidare il valore percepito del prodotto. E l’approccio digitale sempre più evoluto degli operatori ha, di fatto, contribuito a modificarne le aspettative: oggi, infatti, anche nel mondo industriale, l’esperienza d’uso dei sistemi automatici dedicati alla produzione deve rispondere a criteri di usabilità e accessibilità pari a quelli forniti dai più semplici prodotti consumer.
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