Tiesse Robot ha progettato un’isola robotizzata capace di rispondere alle esigenze di Euromet di flessibilità e precisione nella saldatura di lamiere e tubolari
Tiesse Robot ha progettato un’isola robotizzata capace di rispondere alle esigenze di Euromet di flessibilità e precisione nella saldatura di lamiere e tubolari.
Che gli italiani siano passionali non è solo un luogo comune ma un dato di fatto. Quando un’attività ci appassiona le dedichiamo anima e corpo, dando fondo alle nostre energie per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Non è un caso infatti che l’Italia sia ricca di PMI nate dalla passione di una persona che, con grandi sacrifici, ha avviato la propria attività riuscendo ad affermarsi negli anni grazie alla caparbietà e alle competenze professionali. Quelli che una volta erano artigiani oggi si sono evoluti in piccoli imprenditori che continuano a distinguersi per la capacità di realizzare soluzioni su misura di altissima qualità. Ne è un esempio Euromet, società di Volongo (CR) specializzata nella lavorazione di lamiere e tubolari per conto terzi.
Trasformazione continua
“Nel 1982, all’età di 22 anni, ho dato inizio alla mia attività sotto il portico di casa acquistando alcune macchine tra cui una saldatrice e una troncatrice. – esordisce Rosino Scaglioni, titolare di Euromet – Per una decina di anni circa ho lavorato con un socio che mi ha aiutato a far crescere la società. Una crescita che ci ha spinto a trasferirci in un capannone all’interno del quale abbiamo spostato l’attività. In seguito, nel 1993, mia moglie ha rilevato le quote di questo socio e con lei abbiamo dato vita a Euromet”.
“Il mio ingresso è avvenuto in concomitanza di un cambio di mentalità della società. – spiega Marina Oneda, titolare di Euromet – Il mercato dei primi anni ’90 era caratterizzato da volumi di produzione importanti, motivo per cui nel 1995 abbiamo deciso di acquistare un robot di saldatura a marchio Tiesse Robot e di dedicarci alla produzione in serie. Una mossa strategica vincente, che ci ha permesso di reggere gli elevati ritmi e che ha favorito la successiva introduzione di altri robot di saldatura”.
La continua espansione ha portato Euromet ad avere un massimo di 6 robot installati, numero che nel 2014 si è ridotto a 4 in seguito allo spostamento degli impianti in una nuova struttura. La decisione di ridurre i robot di saldatura è legata a due ragioni. In primo luogo il mercato degli ultimi anni ha fatto segnare un calo dei volumi di produzione rispetto al passato, e quindi l’impiego di queste soluzioni non risultava ottimizzato. La seconda motivazione invece è legata alla volontà di rinnovare il parco macchine e di adattarlo alla nuova strategia aziendale. La realtà cremonese infatti ha deciso di abbandonare la produzione in serie per concentrarsi sulla personalizzazione e sulla fornitura di pezzi singoli o piccoli lotti, offrendo così un servizio chiavi in mano. Motivo per cui tre robot ormai obsoleti hanno lasciato il posto a una nuova soluzione (sempre a marchio Tiesse) molto più flessibile, capace di adattarsi rapidamente ai continui cambi di produzione, e a un nuovo centro di lavoro a 5 assi acquistato per portare a termine le lavorazioni meccaniche.
Servizio chiavi in mano
L’attuale parco macchine Euromet annovera due macchine per il taglio laser, una da 4.000 W per il taglio piano e tubo e una da 6.000 W con la quale viene tagliato l’acciaio inox con spessore massimo di 25 mm, due piegatrici da 220 tonnellate, i 4 robot di saldatura Tiesse Robot, un impianto di saldatura ad arco sommerso, una pallinatrice e alcuni centri di lavoro. Il tutto con l’obiettivo di poter seguire l’intero processo produttivo del componente. “Il nostro core business è rappresentato dalla saldatura, attorno alla quale negli anni abbiamo sviluppato una struttura che oggi ci permette di fornire al cliente un prodotto completo e su misura. – precisa Oneda – Dal semplice pezzo tagliato con il laser al componente tagliato, piegato, saldato, lavorato meccanicamente, verniciato e zincato (queste ultime due operazioni sono in outsourcing) ci poniamo come unico interlocutore per il cliente. Una soluzione che assicura rapidità nei tempi di consegna e qualità del pezzo finito”.
“Oltre alla flessibilità è fondamentale garantire prodotti conformi alle specifiche del cliente. – aggiunge Scaglioni – In quest’ottica dal 2003 abbiamo la certificazione ISO 9001, alla quale abbiamo affiancato la ISO 3834 specifica per le saldature, la ISO 1090 per le strutture in acciaio, e recentemente ci stiamo impegnando per ottenere la certificazione PED relativa ai recipienti in pressione. Il nostro obiettivo è quello di offrire soluzioni artigianali ma che rispettano elevati standard, e quindi qualitativamente migliori”.
Le certificazioni sono affiancate da due importanti novità che Euromet sta introducendo in questi mesi. Si tratta nel dettaglio della Lean Manufacturing, per la quale è previsto l’avvio di un progetto pilota a breve termine, e del kanban, un sistema che prevede l’introduzione di una serie di schede che accompagnano i pezzi fornendo all’operatore tutte le informazioni necessarie, come reparto di provenienza e stato di lavorazione.
Maggiore flessibilità
Nell’azienda cremonese tutto è focalizzato sulla personalizzazione del prodotto, sulla qualità e sulla rapidità nella risposta alle esigenze del cliente. Obiettivi che Euromet è in grado di raggiungere anche grazie all’impiego di impianti flessibili, precisi e affidabili. Ne sono un esempio le soluzioni per saldatura a marchio Tiesse Robot, che la società acquista sin dal 1995. Un rapporto di lunga data nato anche per questioni logistiche e proseguito grazie agli ottimi risultati che questi robot assicurano.
“Quando vent’anni fa ci siamo rivolti a Tiesse non avevamo esperienza nell’uso dei robot di saldatura. – spiega Scaglioni – Quindi oltre alle prestazioni degli impianti abbiamo valutato anche la distanza dei fornitori dal nostro stabilimento, perché in caso di necessità avevamo bisogno di un rapido intervento tecnico. Tiesse rispondeva ad entrambi i requisiti, e di conseguenza è diventata il nostro fornitore di soluzioni robotizzate per la saldatura”.
“La qualità e l’affidabilità dei loro prodotti ci ha portato ad acquistare complessivamente sette robot, l’ultimo dei quali è stato comprato circa due anni fa. – aggiunge Oneda – Si tratta di un’evoluzione rispetto alle soluzioni installate negli anni precedenti, in quanto alla produttività spinta abbiamo preferito la flessibilità e la possibilità di movimentare il pezzo attorno a un numero maggiore di assi macchina”.
In linea con questa filosofia, Euromet ha acquistato un’isola attrezzata con un robot Kawasaki tipo RA 06L che rispetto ai suoi predecessori vanta un braccio più lungo. Tale configurazione assicura all’unità un maggior raggio d’azione, che si traduce nella possibilità di raggiungere rapidamente posizioni più lontane e senza la necessità di movimentare il robot installandolo su una rotaia.
Isola completa
Per l’esattezza l’isola si compone di un robot industriale Kawasaki tipo RA 06L comandato dal controllore FE 40, un posizionatore orbitale rotante a due stazioni P2Orcp 500 Interpolato, un sensore tattile RP400V e un sensore d’arco Rtpm, un generatore ad arco pulsato MIG-MAG Fronius – Transpuls Synergic (TPS) 5000 Inverter, un gruppo di alimentazione filo tipo VR 1500 Euro 4R, un supporto torcia, una torcia di saldatura tipo Robo VTS 500 TS con terminale estraibile, un dispositivo di soffiatura aria e una centralina di raffreddamento acqua FK 4000 R.
Il robot a sei assi RA 06L ha un braccio di lunghezza 1.650 mm con portata al polso di 6 kg, ed è abbinato al controllore FE 40 con CPU principale a 32 Bit tipo Celeron M che assicura processi estremamente veloci ed accurati. Tale controllore è dotato di un sistema di diagnostica e di ricerca dei guasti, con visualizzazione dei messaggi di errore su schermo. Una soluzione che si dimostra estremamente semplice da programmare grazie alla pulsantiera di programmazione con video a colori LCD da 6,4” touch screen e all’ambiente di programmazione del ciclo macchina in lingua italiana. Il movimento accurato ed omogeneo con controllo del moto secondo coordinate Robot, cartesiane e utensile è garantito dall’impiego di encoder assoluti ad alta risoluzione e di motori Brushless in corrente alternata.
Il posizionatore orbitale rotante a due stazioni è dotato di cambio stazione con rotazione ad asse verticale, due gruppi sella a rotazione frontale e due tavole porta pezzo con contropunta. La doppia stazione permette all’operatore di eseguire lo scarico e il carico dei pezzi durante le fasi di lavoro del robot in tempo mascherato. Il carico ammesso per ogni stazione è di 500 kg, la distanza massima tra i piattelli è 2.000 mm mentre il massimo diametro rotabile del pezzo è 1.200 mm.
I sensori tattile e d’arco permettono di effettuare una ricerca tridimensionale del pezzo da saldare tramite il filo o il puntale torcia con tensione di 400 V in C.C. ad arco spento ed inseguimento del giunto ad arco acceso con modifica della traiettoria del robot in tempo reale. La lunghezza minima del giunto è di 10 mm, la corrente minima di saldatura è di 110 A mentre la massima è di 500 A con velocità massima di 600 mm/min. Il generatore TPS 5000 è completamente digitalizzato e guidato da microprocessore. Infine, il manager interattivo del generatore è collegato a un processore digitale con il quale controlla e regola l’intero ciclo della lavorazione.
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