Colgar ha accumulato un grande know-how nella costruzione di grandi presse piegatrici capaci di generare forze di piegatura fino a 90.000 kN.
All’interno del settore delle macchine piegatrici gli impianti di grandi dimensioni rappresentano un mercato di nicchia ma in continua crescita anche grazie all’utilizzo di materiali quali acciai inox, Duplex, Superduplex e titanio che vantano un rapporto resistenza/densità nettamente superiore ai materiali comuni. Per questo motivo da anni Colgar ha concentrato tutto il proprio know-how nella costruzione di grandi presse piegatrici e di fresalesatrici capaci di generare forze di piegatura anche di 90.000 kN.
Queste macchine sono destinate solitamente alla produzione di bracci telescopici o di tubi usati nel settore oil and gas, e sono dotate di sistemi automatici per la manipolazione dei tubi in modo da velocizzare i tempi e ridurre gli interventi manuali dell’operatore.
Tutte le presse piegatrici grandi di Colgar hanno una struttura progettata con tecnologia FEM, ovvero attraverso il calcolo ad elementi finiti, e realizzata con lamiere multistrato di grande spessore per permettere alla macchina di scaricare la sua forza su un carico concentrato. Questi impianti inoltre utilizzano il sistema idraulico a doppia pompa con portata variabile, secondo l’originale progetto Colgar brevettato per le macchine di elevato tonnellaggio. Le due pompe gestiscono direttamente i due cilindri, calibrando il flusso d’olio durante il ciclo di piegatura. Tale gestione “intelligente” di portata e pressione permette la minimizzazione dei consumi di energia poiché non esiste olio ad alta pressione ed elevata temperatura inutilizzato, come avviene invece negli impianti tradizionali. Si tratta di un aspetto fondamentale soprattutto al giorno d’oggi, dove il costo dell’energia e il rispetto dell’ambiente sono fattori non trascurabili.
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