Seppure in un mercato con qualche incertezza, l’impressione è ancora positiva: l’innovazione tecnologica è il vero driver di competitività.
di Bruno Marchi ed Ezio Zibetti
Una delle lavorazioni meccaniche che ha avuto negli ultimi decenni un notevole sviluppo è la fresatura. Lavorazione che viene utilizzata per la realizzazione dei particolari più svariati un po’ in tutti i settori applicativi, dall’automotive all’aeronautico, dalla costruzione stampi al medicale al motociclo e l’elenco potrebbe continuare. Oggi la lavorazione di fresatura permette di realizzare pezzi di altissimo livello qualitativo con forme tra le più complesse in tempi sempre più contenuti. Traguardi raggiunti grazie all’evoluzione che le fresatrici hanno avuto in questi anni, evoluzione che continua ancora oggi. Per queste e altre motivazioni Tecnologie Meccaniche ha pensato di realizzare un’inchiesta interpellando alcune delle principali aziende costruttrici di fresatrici presenti sul mercato italiano. Andamento del mercato ed evoluzione tecnologica i due argomenti affrontati con i nostri interlocutori, con l’obiettivo di fornire una fotografia sufficientemente esaustiva del comparto.
Mercato: qualche incertezza
Iniziamo questo nostro viaggio nel mondo della fresatura parlando di mercato. Dopo due o tre anni di grande crescita si nota un leggero rallentamento nell’acquisizione degli ordini, ma i risultati del 2019 sono in linea con lo scorso anno come sottolinea Paolo Egalini di Jobs, Gruppo FFG. «Sicuramente gli ultimi due sono stati anni di grandi soddisfazioni anche per Jobs. Abbiamo raggiunto i volumi che ci eravamo posti come obiettivo e, nel 2018, abbiamo avuto una crescita importante e risultati economici interessanti arrivando a 80 milioni di euro di fatturato. Per quanto riguarda invece l’anno in corso e l’attuale andamento del mercato, pensiamo anche noi che il 2019 ha visto un rallentamento, in particolare dal punto di vista dell’acquisizione degli ordini, ma il cambiamento di rotta nel mercato delle macchine utensili registratosi nella prima metà dell’anno non inciderà significativamente sui nostri risultati, anche perché abbiamo iniziato il 2019 con un portafoglio di ordini interessante. Nonostante quindi uno scenario di mercato un po’ diverso, posso affermare che il 2019 per Jobs si sta presentando in linea con quanto abbiamo realizzato lo scorso anno. La nostra è stata una crescita sostenibile, il portafoglio ordini è buono. Nel breve e medio termine vogliamo acquisire le commesse giuste, in linea con i nostri indirizzi strategici di prodotto e applicazione e con la marginalità corretta».
Anche per Andrea Romanini, della GF Machining Solutions, gli obiettivi 2019 saranno raggiunti anche se non ci sarà una crescita bensì un consolidamento. «Il mercato e i relativi settori di riferimento possono subire rallentamenti per quanto riguarda gli investimenti, tuttavia l’impulso all’innovazione non si arresta, variano gli orizzonti applicativi e temporali ma il successo passa attraverso l’innovazione di processo. In questo contesto e frangente temporale GF Machining Solutions prosegue nella sua attività e i risultati ci spingono a credere che gli obiettivi del 2019 saranno comunque raggiungibili e in linea con la performance degli ultimi anni. Non ci aspettiamo una particolare crescita dei volumi bensì un consolidamento. Nel corso degli ultimi anni, copiando un comportamento del mercato particolarmente dinamico, la nostra società ha avuto una crescita organica e strutturale in particolare per quanto riguarda il segmento della fresatura. Nonostante il comparto fresatura sia particolarmente sfidante, considerata la presenza di molti player e di una ampia gamma di prodotti disponibili, per quanto riguarda i centri di lavoro verticali siamo riusciti a guadagnare quote di mercato in particolare nei settori dove la precisione e la ripetibilità di processo risultano essere prerequisiti fondamentali».
Dopo due anni di grande crescita anche Giancarlo Alducci di Soraluce denota una certa stasi, anche se per Soraluce la crescita sta continuando soprattutto con richieste di macchine ad alto contenuto tecnologico. «Dopo questi due anni di crescita esponenziale e di grandi volumi di lavoro che hanno garantito continuità alle aziende italiane, oggi si denota una fase di stagnazione del mercato dominata dai grandi cambiamenti geopolitici e tecnologici in atto, dall’andamento negativo di alcuni settori produttivi e dall’incertezza degli utilizzatori di fresatrici, alesatrici e centri di tornitura verticale circa il futuro del mercato stesso. Soraluce, tuttavia, nel primo semestre del 2019 ha riscontrato ordinativi sempre crescenti in macchinari ad alto contenuto tecnologico, sempre più automatizzati e in versione multitasking. Attualmente le fresatrici, le alesatrici e i centri di tornitura verticale prodotti da Soraluce sono tutti configurabili in versione multitasking per permettere all’utente di avere la massima versatilità e precisione esecutiva, essendo il fine quello di lavorare pezzi complessi su un’unica macchina e in un unico piazzamento. Soprattutto le aziende operanti nel mondo della meccanica generale stanno riscontrando la necessità di diversificare il prodotto con macchine altamente performanti e multitasking per penetrare in nuovi mercati e riuscire a soddisfare le esigenze di un range maggiormente differenziato di potenziali clienti. Ciò induce a pensare che le aziende sentano la necessità di attrezzarsi per affrontare i cambiamenti industriali e la trasformazione digitale appoggiandosi a un partner come Soraluce, in grado di offrire impianti rispondenti a questa variazione in ottica Industria 4.0. Nel prossimo futuro gli investitori devono ricevere non solo incentivi come Nuova Sabatini o agevolazioni come l’iperammortamento, ma hanno bisogno anche di una politica rivolta all’imprenditoria manifatturiera più attenta alle esigenze delle aziende, a una nuova ripartenza del mercato globale e a una definizione delle innovazioni tecnologiche orientate all’ecologia e allo sviluppo energetico di nuova generazione».
Un calo degli ordini nel primo trimestre viene evidenziato anche da Walter Ravagnani di Emco-Mecof con una valutazione positiva dei risultati per il prosieguo dell’anno. «Nel primo trimestre 2019 gli ordini di macchine utensili hanno segnato un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato è stato determinato dalla diminuzione degli ordinativi, sia sul mercato interno sia su quello estero. Con riferimento al mercato interno, riteniamo che la riduzione degli ordinativi sia fisiologica dopo l’exploit del 2017. Questo rallentamento non ci ha colti impreparati e, osservando l’andamento del 2018 e di questo primo semestre del 2019, siamo certi che i valori cresceranno e ritorneranno ai livelli di normalità tipici del mercato italiano. È bene ricordare che da qualche anno si registra un importante rinnovamento tecnologico, al fine di incrementare la competitività delle aziende italiane, ed è anche evidente che l’industria manifatturiera italiana avrà ancora necessità di investire in nuovi macchinari e in nuove tecnologie di produzione. Il settore delle fresatrici sarà protagonista come sempre di questa fase di rinnovamento. A oggi, il Gruppo Emco nel comparto milling con i prodotti Emco-Mecof ha recuperato ampiamente l’incertezza del primo trimestre del 2019 ed è certa di confermare nel terzo e quarto trimestre l’ottimo fatturato registrato negli ultimi anni».
Anche per Gabriele Tebaldi di C.B.Ferrari dopo un inizio d’anno un po’ tranquillo si sta notando un miglioramento. «Effettivamente dopo un periodo di incertezza presente nella prima parte dell’anno, dipesa dalla notevole quantità di macchine vendute nei due anni precedenti ma anche da un calo di lavoro, sembra che la situazione stia migliorando soprattutto per le realtà che non sono collegate direttamente al mondo dell’automotive, che necessiterà ancora di qualche mese per potersi riprendere. Posso però evidenziare che nei miei viaggi all’estero ho potuto verificare che questa situazione non si presenta unicamente in Italia, ma la si trova in maniera uguale o peggiore anche negli altri Paesi europei. C.B.Ferrari sta comunque procedendo con gli obiettivi previsti, proponendo nuovi modelli e soluzioni tecniche sempre all’avanguardia».
Valutazione ancora positiva sul mercato anche da parte di Rosario Palmeri di Zayer. «Sì, in effetti per due anni ci è sembrato di tornare indietro nel tempo, ai bei tempi di grande crescita che parevano dimenticati. Ma occorre dire che il nostro settore (e parlo ovviamente di Zayer) presenta risposte diverse rispetto al mercato di macchine più piccole… è un po’ come se anche il mercato fosse fatto della stessa ghisa con cui costruiamo le nostre macchine, e presentasse quindi fasi di crescita/contrazione più lunghe, tali quasi da annullare i picchi. Osservo quindi delle tendenze più che rilevare dei dati che, appunto per le caratteristiche e la complessità di questo mercato, sono a mio avviso poco significativi se non rap portati ad archi temporali più lunghi. La tendenza che recepisco è comunque di lavoro, di crescita: le aziende lavorano, guardano al futuro e pensano agli investimenti del prossimo periodo, alle scelte tecnologiche che potranno dare loro vantaggi competitivi reali».
«Dopo tre anni molto positivi riteniamo che il 2020 sarà un anno complesso a livello di mercato»: è questa l’opinione di Nacho Gomez Rodrigo di Nicolás Correa, società spagnola che ritiene comunque il mercato italiano assolutamente strategico. «La situazione di Nicolás Correa nel mercato italiano negli ultimi anni è stata particolare. Grazie all’accordo di distribuzione siglato con la società Overmach nell’anno 2016, la nostra attività commerciale sul mercato italiano è cresciuta in modo significativo da allora. In particolare, nella prima parte dell’anno 2019 abbiamo avuto i migliori resultati in termini di ordini. Tuttavia, i dati macroeconomici e la tendenza al ribasso che stiamo osservando in altri mercati, in particolare in Germania, ci fanno pensare che l’anno 2020 sarà più complicato, sebbene riteniamo che il comportamento del mercato italiano per l’idiosincrasia del suo tessuto industriale sarà migliore rispetto al resto dei mercati europei. In ogni caso, il mercato italiano è diventato un mercato strategico per Nicolás Correa e continueremo a investire le risorse necessarie per essere uno dei principali fornitori di fresatrici di medie e grandi dimensioni in Italia». Incertezza, accompagnata da una certa prudenza, le valutazioni sull’andamento del mercato da parte di Denny Pasquetto del Gruppo Parpas. «Di sicuro si avverte una sensazione di incertezza generalizzata. Domina la prudenza considerando la scarsa visibilità che porta la clientela a ragionare nel breve. La situazione attuale è piuttosto complessa per tutti e con queste prerogative non è facile fare previsioni anche nel breve e medio termine. Il settore degli stampi, nel quale operiamo in larga misura e in particolare in quello del settore auto, si trova in una situazione piuttosto critica e questo comporta un notevole rallentamento negli investimenti in macchinari, che è l’argomento che ci riguarda più da vicino. Comunque ci si aspetta una ripresa considerando che i principali costruttori non possono non immettere nel mercato nuovi modelli di auto o che arrestino repentinamente la ricerca e sviluppo dell’ibrido o del full electric».
L’incertezza del mercato è sottolineata anche da Mauro Abrami della GMV, anche se ci si attende una ripresa nel breve periodo grazie agli incentivi fiscali. «Purtroppo, l’andamento del mercato sta subendo un’incertezza che si sta delineando per tutto l’anno. Le motivazioni sono tante, una delle quali è che il settore automotive, rappresentante una grossa fetta di mercato, si è fermato con dei cali vistosi intorno al 25-30%: colpa delle incertezze relative ai vari tipi di motori (diesel, elettronico, ibrido eccetera); di conseguenza, settori come stampi e lavorazioni su fresatrici risultano essere in fase stagnante. Ovviamente siamo ottimisti, pensando che nella parte finale dell’anno ci sarà una ripresa nel breve periodo grazie agli incentivi di iperammortamento e superammortamento».
Tecnologia: fattore di competitività
Guardiamo ora il settore delle fresatrici da un altro angolo di visuale, quello dell’innovazione tecnologica. A rompere il ghiaccio è Andrea Romanini di GF Machining Solutions. «L’ampio programma di prodotto associato alla continua diversificazione e ricerca di soluzioni innovative, compatibili con le esigenze dei nostri utilizzatori, si combinano con la consulenza tecnicocommerciale, presupposto con il quale comprendere i bisogni e proporre soluzioni idonee. L’attitudine a ricercare combinazioni ideali di macchine, tecnologie, automazione e software è il fattore che meglio identifica il DNA di GF Machining Solutions; siamo altrettanto certi che agevolare un utilizzo consapevole dei nostri prodotti insieme a una consulenza tecnologica attiva riservata ai nostri clienti siano fattori imprescindibili per ottenere la migliore performance e un time to market competitivo. Nella nostra azienda le persone con la loro competenza specifica rappresentano il valore aggiunto e in parallelo alla realizzazione del nuovo centro di competenza, attualmente in fase di ultimazione, il nostro obiettivo principale è di collocare i clienti al centro delle nostre attenzioni; le loro esigenze saranno il fulcro attorno al quale sviluppare attività mirate e là dove possibile collaborare con partner di riferimento, mettendo a disposizione un’area tecnica totalmente dedicata al supporto tecnologico, alla formazione e alle dimostrazioni».
Dinamica, rigidità e precisione delle macchine sono tre degli argomenti tecnologici chiave sui quali investe Emco-Mecof, come sottolinea Walter Ravagnani. «Emco-Mecof da anni investe risorse per migliorare la dinamica, la rigidità e la precisione delle sue fresatrici. Inoltre, ha recentemente presentato al mercato importanti soluzioni per ridurre in modo sensibile l’ingombro a terra delle macchine e per eliminare la fondazione su alcuni modelli. Sul piano tecnico Emco-Mecof è in grado da tempo di offrire macchine multitasking, soluzioni di cambio pallet, sistemi automatici e supporti online per l’operatore con controlli smart e adeguati livelli formativi con training interattivi. L’obiettivo è quello di offrire prodotti con elevata affidabilità, che possano produrre anche con un limitato presidio dell’operatore, mantenendo elevati standard qualitativi. Emco-Mecof garantisce in accordo con il cliente un efficiente servizio di assistenza tecnica remota con relative funzioni di diagnostica e monitoraggio. Infine, Emco-Mecof ha presentato una nuova gamma di teste di fresatura con motori torque e un’ampia gamma di elettromandrini con coppie sino a 600 Nm e potenze sino a 50 kW».
Jobs nell’ambito dell’innovazione tecnologica, come sottolinea Paolo Egalini, sta lavorando su più fronti tra i quali spicca Industria 4.0. «In termini di innovazione, stiamo lavorando su diversi fronti. In particolare, abbiamo organizzato a livello di Gruppo FFG due team di lavoro, uno a Taiwan e l’altro in Europa, orientati allo sviluppo di nuove soluzioni in ambito Industry 4.0. L’obiettivo unico di questi due team, tenuti volutamente separati per potere generare un maggiore numero di idee, ma con un confronto costante, è sviluppare innovazioni che consentano ai clienti di avere un vantaggio competitivo proprio grazie all’utilizzo delle tecnologie evolute da noi offerte. Lavorando inoltre con i settori automotive e aerospace, storicamente i più innovativi, sono gli stessi clienti che ci spingono a lavorare in questa direzione, richiedendo sempre maggiore innovazione nelle soluzioni da noi offerte. Sfida che siamo ovviamente pronti a cogliere. Stiamo infatti realizzando anche un ambizioso progetto per la manutenzione da remoto, integrata con applicazioni di realtà aumentata e virtuale in ambito service. Tale progetto, partito da Jobs in collaborazione con un team europeo del Gruppo FFG, è supportato da una società americana ed entro la fine dell’anno prossimo presenteremo sul mercato una soluzione altamente innovativa».
Anche C.B.Ferrari, come evidenzia Gabriele Tebaldi, ha puntato una parte dei propri sforzi di innovazione su Industria 4.0. «C.B.Ferrari è sempre in prima linea nel proporre soluzioni tecnologiche moderne: difatti tutti i nostri modelli sono predisposti per essere equipaggiati con i sistemi di connessione per l’Industria 4.0, così come per essere asserviti da sistemi di automazione di propria progettazione e costruzione, oppure di provenienza terza».
Sulla stessa lunghezza d’onda Denny Pasquetto di OMV, Gruppo Parpas, che sottolinea il ruolo chiave di Industria 4.0 e automazione per i prossimi anni. «Il mondo della macchina utensile sta attraversando un momento di forte e profondo cambiamento, impiegando sistemi di automazione sempre più spinti e integrati secondo la logica dell’Industria 4.0. L’automazione, infatti, sarà il fattore trainante nei prossimi anni. Impianti che dovranno lavorare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Questi, abbinati a sensoristica evoluta, a sistemi di visualizzazione e di comunicazione potranno garantire affidabilità ma soprattutto maggiore produttività. È proprio su questo “pacchetto altamente tecnologico” che la nostra azienda, facente parte del Gruppo Parpas, continua a investire in ricerca e sviluppo per soddisfare a pieno le sempre più sofisticate richieste della clientela».
Da sempre Soraluce investe in innovazione su svariati fronti, come evidenzia Giancarlo Alducci. «Soraluce si pone come un referente nel mercato italiano e mondiale per l’innovazione tecnologica che da sempre ci ha contraddistinto. Soraluce è l’artefice di molte delle tecnologie che dominano oggi lo scenario mondiale del mercato delle macchine utensili. La ricerca della produttività innalza il livello tecnologico e di automazione delle macchine richieste dal mercato, siano esse fresatrici/alesatrici o centri di tornitura verticale, l’obiettivo primario è l’esecuzione di pezzi di grandi dimensioni in un unico piazzamento, riducendo il rischio di errore derivante dal fattore umano. Soraluce cerca di rispondere a questa esigenza con un processo continuo di innovazione e sviluppo di nuove tecnologie, integrando nelle macchine prodotte dispositivi in grado di ridurre i tempi operativi con il massimo beneficio in termini di produttività e reddittività, nel rispetto dei canoni di sicurezza ed ergonomia che permettono agli operatori di lavorare nelle migliori condizioni. Grazie al contributo fornito dal nostro centro di Ricerca & Sviluppo IK4-Ideko, che con i suoi 100 ingegneri effettua ricerca, progettazione e prototipazione, Soraluce è in grado di fornire ottime soluzioni in un’ottica di continua evoluzione tecnologica. Una delle ultime innovazioni di maggiore successo presentata da Soraluce, e che molti dei competitors di Soraluce e alcune delle aziende più attive dal punto di vista dell’innovazione tecnologica operanti sul mercato cercano di replicare avendone capito l’importanza, è sicuramente il DAS+ (Dynamics Active Stabiliser, un marchio registrato), oggi alla sua seconda generazione. Questa innovazione, premiata con il Quality Innovation of the Year e il Best of Industry Award, annulla il chatter strutturale (o vibrazione autorigenerativa) in just in time, aumenta drasticamente la rigidità dinamica della macchina aumentandone la produttività del 300%. Sistema intelligente, quindi, che migliora la finitura superficiale delle lavorazioni allungando la vita dell’utensileria, riducendo al minimo lo stress meccanico della macchina e per ultimo, ma non per importanza, permette la lavorazione non presidiata in modo sicuro ed efficace. Oggi Soraluce ha il brevetto anche per una nuova tecnologia che permette di smorzare le vibrazioni derivanti dal pezzo stesso: il DWS (Dynamics Workpiece Stabilizer, pure registrato)».
Mauro Abrami di GMV afferma in modo chiaro che l’innovazione tecnologica è un fattore chiave di competitività. «Ovviamente la tecnologia sulle fresatrici e i centri di lavoro rappresenta una parte fondamentale per essere competitivi in un mercato sempre più difficile. Con i costruttori con cui collaboriamo siamo molto attenti nel cercare soluzioni tecnologiche sempre più avanzate come velocità, ripetibilità e precisione, con controlli numerici sempre più potenti in fase di lettura blocchi. Tra i vari marchi con cui collaboriamo Wele è sicuramente tra quello che più ricerca soluzioni innovative in grado di rispondere alle più svariate richieste di mercato, con prodotti sempre più moderni con altissime prestazioni. Offriamo ai nostri clienti soluzioni all’avanguardia che permettano di sostituire il parco macchine ancora obsoleto, proponendo soluzioni “chiavi in mano” personalizzabili». La soluzione multitasking è una delle principali strade intraprese a livello tecnologico da Zayer, come afferma Rosario Palmeri. «La nostra mission è realizzare macchine che possano aiutare fattivamente i nostri clienti. La tendenza che percepiamo e sviluppiamo è quella delle macchine multitasking, che possano realizzare pezzi complessi in un unico piazzamento, con conseguente risparmio di tempo e aumento della precisione e della produttività. In EMO abbiamo presentato la versione definitiva di una macchina a portale in grado anche di tornire: la Arion-G, nata proprio dalle richieste del marcato. Questo ascolto, unito alla ricerca costante che dimostriamo nello sviluppo delle nostre teste, è la base quotidiana del nostro lavoro».
Conclude questo giro di opinioni sull’innovazione Nacho Gomez Rodrigo di Nicolás Correa. «Non c’è dubbio che l’innovazione tecnologica sia il modo migliore per garantire il futuro dei costruttori europei. Gli sviluppi che abbiamo affrontato recentemente di diversi pacchetti software che migliorano il comportamento della fresatrice o dell’Industria 4.0 sono già una realtà in tutte le nostre fresatrici. Continueremo lavorando sul nostro concetto di robustezza della macchina, che include la consegna di fresatrici affidabili e con soluzioni che garantiscono un lungo ciclo di vita che consenta di ammortizzare l’investimento ai nostri clienti. Ma dove continueremo davvero a innovare è lo sviluppo delle teste, il cuore della fresatrice. Così abbiamo lanciato sul mercato, basato sul concetto di robustezza, una testa universale con trasmissione meccanica che consente di lavorare a 10.000 giri/min per 24 ore in 7 giorni con la capacità di fare sgrossatura pesante e finitura ad alta velocità, concetto unico sul mercato».
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