La recente apertura del mercato iraniano promette grandi opportunità per le imprese italiane
Dallo scorso 16 gennaio si è aperta una nuova stagione per l’Iran che, secondo un recente studio Sace, potrebbe favorire in particolare le industrie italiane. Nell’ex Persia il consumo di macchine utensili è quasi completamente soddisfatto dall’import e, dai dati del Centro Studi Ucimu, nonostante le restrizioni nel 2014 l’Italia (terzo Paese fornitore) ha venduto quasi 10 milioni di euro in macchine (+32,8% sull’anno).
Lo scorso 10 marzo si è tenuto l’incontro Ucimu-Sistemi per Produrre “Dual Use / Vincoli normativi e opportunità: focus Iran” che, con oltre 70 tra presidenti, amministratori e manager, ha analizzato le prospettive di sviluppo dell’export di settore verso il mercato iraniano e le complessità dell’export strategico a seguito dell’allentamento delle restrizioni.
La forte domanda iraniana di tecnologia e know-how, necessari a rimodernare gli impianti di estrazione petrolifera e a rilanciare automotive e trasporti, rappresenta un’ottima chance di sviluppo di nuovi business. In particolare il dibattito ha approfondito, oltre al nuovo Regolamento europeo 2420/2015 e i significativi cambiamenti nei materiali Dual Use pur fra misure contrastanti, l’allentamento delle restrizioni che sblocca opportunità di business ma non scioglie tutte le criticità di import/export.
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