Economia

Legge di stabilità, ammortamenti dei beni strumentali al 140%

Nella Legge di Stabilità presentata dal Governo prevista una maggiorazione del 40% della deduzione degli investimenti in beni strumentali. Cancellata anche l’Imu per gli imbullonati.

Nella Legge di Stabilità approvata ieri dal Consiglio dei Ministri due importanti misure sono dedicate al mondo della produzione industriale e della meccanica. La prima è quella relativa agli ammortamenti degli investimenti in beni strumentali: la misura è volta a incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi (a partire dal 15 ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2016) attraverso il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell’Ires e dell’Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto è del 40% portando al 140% il valore della deduzione.
La seconda misura interviene su un tema molto discusso: il conteggio degli impianti “imbullonati” nel calcolo delle imposte immobiliari.  La Legge di Stabilità stabilisce che gli imbullonati non saranno più conteggiati per il calcolo delle imposte immobiliari per un alleggerimento fiscale pari a  530 milioni di euro.
Ricordiamo che, prima di entrare in vigore, la Legge di Stabilità dovrà essere approvata, ed eventualmente modificata, dal Parlamento.

“Ci sono elementi positivi – ha commentato al Sole24Ore Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria – che corrispondono al massimo che si possa fare nell’attuale situazione di disponibilità, anche sulla base di una spending review che è un po' inferiore alle previsioni. Inoltre, alcune nostre richieste sono state accolte, come gli ammortamenti al 140% per nuovi investimenti». Su i cosiddetti “super ammortamenti”, il presidente di Confidustria Piccola Industria Alberto Baban ha dichiarato durante il programma tv Ballarò che “questa misura potrebbe far emergere degli investimenti positivi perché dobbiamo rinnovare il nostro parco di beni strumentali e di macchinari. Ma poiché i più grandi produttori al mondo di macchinari sono italiani ci sarà una doppia sorpresa, ovvero non solo un aumento degli investimenti delle imprese ma anche un'impennata degli acquisti sul mercato interno”.