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Macchine agricole: settore strategico da sostenere

Il comparto delle macchine agricole strategico per l’economia mondiale e italiana, da qualche anno sta subendo un rallentamento. Nel mercato italiano la situazione è resa più complessa dalle aspettative per il sistema incentivi. Risultano necessari interventi strutturali per rilanciare il settore.

Il comparto delle macchine agricole è certamente tra i più strategici a livello mondiale con un business significativo, un mercato che coinvolge tutto il mondo e una tecnologia in continua evoluzione. Il mercato però presenta luci e ombre a seconda delle aree geografiche del mondo.

Secondo le stime di un’indagine effettuata da Mordor Intelligence il mercato delle macchine agricole a livello mondiale raggiungerà nel 2025 quasi i 160 miliardi di dollari e si prevede che nel 2030, sempre nel mondo, supererà i 207 miliardi di dollari con un importante incremento.

Un settore quindi importante che però ha attraversato negli ultimi anni un po’ in tutto il mondo, Italia compresa, un po’ di rallentamento. Ne danno conferma i dati sul 2024 presentati da FederUNACOMA, la Federazione Nazionale dei Costruttori di Macchine per l’Agricoltura.
In particolare, il comparto delle macchine agricole ha chiuso il 2024 con un calo significativo delle vendite di tutte le tipologie di macchine per l’agricoltura.

L’andamento del settore, si legge nel comunicato di FederUNACOMA, che dopo il picco positivo del 2021 risulta essere in calo per il terzo anno consecutivo, è stato condizionato in primo luogo dall’incremento dei costi produzione e dagli alti tassi di interesse che rendono difficile l’accesso al credito. Fattori, questi, che insieme con la stagnazione dei redditi agricoli, hanno condizionato la domanda di macchinari anche nei principali Paesi europei e del Nord America, anch’essi in calo nel 2024.

FederUNACOMA nel suo comunicato sottolinea, inoltre, che la situazione del mercato italiano è resa ancora più complessa dalle aspettative per il sistema di incentivi. Le agevolazioni per gli investimenti in tecnologie 4.0, che nel 2021 avevano dato grande slancio a tutto il settore agromeccanico, sono in via di esaurimento.

Inoltre, è da evidenziare che i fondi a valere sul PNRR possono essere impiegati esclusivamente all’acquisto di trattrici elettriche o a metano, e seppur considerano anche altri mezzi per l’agricoltura di precisione, sembrano destinati ad avere un impatto più limitato.

In questo scenario il Fondo Innovazione e il bando ISI Inail hanno sicuramente contribuito a limitare il passivo, che altrimenti sarebbe risultato più pesante, tuttavia – sottolinea l’associazione dei costruttori di macchine per l’agricoltura – la complessità dell’attuale fase congiunturale richiede un ulteriore potenziamento e riflessioni su nuovi piani strutturali di intervento a favore di un settore strategico per la nostra industria ed economia.