OptoForce, specializzata nel settore della robotica, prosegue nella sua crescita e annuncia il lancio di due nuove versioni del suo sensore multiassiale: HEX-E e HEX-H. In contemporanea, distribuirà un serracavi e un’unità di elaborazione, nonché metterà a disposizione applicazioni per i suoi sensori per l’inserimento di lampade e connettori.
Caratterizzati dalle più recenti innovazioni realizzate dall’azienda, i due sensori sono leggeri, robusti e facili da installare. Una volta installati, questi sensori a 6 assi introducono il senso del tatto nei robot che, in questo modo, possono eseguire lavori ad alta precisione, come la lucidatura o l’inserimento di bulloni. I sensori presentano funzioni di calibrazione migliorate, a garanzia di una maggiore precisione, inoltre sono dotati di una piastra di montaggio, in grado di sostenere un sovraccarico 5 volte maggiore (in precedenza era doppio), e di una nuova unità di elaborazione più potente che li rende compatibili con i dispositivi di Universal Robots, Kuka e ABB. Disponibili allo stesso prezzo delle versioni precedenti, questi sensori arriveranno sul mercato all’inizio di agosto e andranno a sostituire i vecchi modelli. Tutte le applicazioni esistenti saranno compatibili con i sensori, esattamente come le nuove (inserimento di una lampadina o un connettore).
Oltre ai nuovi sensori, OptoForce fornirà un serracavo, ruotato di 90° per proteggere i cavi da danneggiamenti, e un’unità di elaborazione che sostituisce i vecchi convertitori Ethernet, con conseguente miglioramento della potenza di elaborazione.
La filosofia dietro ai suoi prodotti di qualità e una robotica avanzata hanno consentito a OptoForce di entrare a far parte della IFR (International Federation of Robotics) in qualità di fornitore. L’azienda parteciperà ai prossimi incontri della federazione, incentrati su argomenti che riguardano il settore dei robot e le relative statistiche.
I fondatori di OptoForce, all’epoca studenti universitari, stavano lavorando a un robot deambulante, ma avevano diversi problemi relativi al peso, alla rigidità e al costo dei sensori di forza multiassiali allora disponibili. Per risolvere questi problemi, crearono un prototipo degli attuali sensori che utilizzava la luce infrarossa per rilevare le deformazioni del guscio siliconico. Questo approccio unico e radicalmente nuovo costituisce la base dell’attuale soluzione e garantisce misurazioni precise anche con sovraccarichi del 200%.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere