L’obiettivo è produrre acciaio 4.0 attraverso macchinari innovativi e connessi, con un’attenzione particolare alla tracciabilità, alla sicurezza e all’integrazione tra uomo e robot.
Mercoledì 5 giugno 2019 è stato presentato presso la Ori Martin di Brescia il progetto Lighthouse Acciaio_4.0 che fa riferimento al settore siderurgico e metallurgico e che mette insieme Tenova, società con sede a Castellanza (VA) specializzata in soluzioni per l’industria metallurgica e mineraria del Gruppo Techint, e ORI Martin, azienda siderurgica bresciana attiva nella produzione di acciai speciali.
Il progetto rientra nelle strategie di sviluppo del manifatturiero avanzato contemplate dalla Roadmap per la Ricerca e l’Innovazione del Cluster Fabbrica Intelligente che ha selezionato per conto del Ministero dello Sviluppo Economico i primi 4 Lighthouse plant, progetti appartenenti ad Ansaldo Energia, Tenova/ORI Martin, ABB Italia e Hitachi Rail Italy, come migliori espressioni del made in Italy ed esempi concreti del saper fare nazionale da mostrare in Italia e all’estero. Dei veri e propri impianti produttivi da esplorare, basati sullo sviluppo e applicazione delle tecnologie digitali previste nel Piano Impresa 4.0.
Il progetto Lighthouse Acciaio_4.0 si pone come obiettivo principale la realizzazione di una Cyber Physical Factory dell’acciaio che, attraverso l’utilizzo delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0, permetta l’integrazione verticale, orizzontale e trasversale del ciclo manifatturiero. ORI Martin si propone come “system integrator” di innovazioni in ambito Industria 4.0. Tenova S.p.A., partner tecnologico industriale nel progetto, svilupperà innovativi modelli di controllo integrato di processo per l’acciaieria e, sfruttando dati e sensori intelligenti, realizzerà applicazioni di machine learning, supporto remoto e manutenzione predittiva dei principali equipaggiamenti.
Tenova e ORI Martin entrano così a far parte del Lighthouse Plant Club, che svolge attività di promozione e diffusione degli impianti presso delegazioni nazionali e internazionali, promuovendoli come best practice o casi di studio per la ricerca applicata. L’iscrizione al LHP-Club, per una durata minima di tre anni ed estendibile ad altri due, è aperta a tutte le aziende che partecipano a un progetto di ricerca e innovazione Lighthouse Plant, con un intervento a loro carico di almeno un milione di euro.
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