Il robot Racer di Comau si aggiudica il premio "Prodotto dell'anno" assegnato dalla rivista Control Engineering Poland in occasione della fiera Automaticon.
Durante Automaticon, importante fiera nel settore automazione, controllo e robotica in Polonia, la rivista di settore Control Engineering Poland ha organizzato una competizione per eleggere il prodotto dell’anno. Tale premio è stato assegnato a Racer, l’ultimo robot progettato e costruito da Comau.
Presentato in anteprima durante l’Open House tenutasi presso lo stabilimento di Grugliasco (TO) lo scorso novembre, il robot ottiene il primo riconoscimento internazionale in attesa del lancio ufficiale, che avverrà durante la prossima edizione della fiera Automatica in programma a Monaco di Baviera dal 3 al 6 giugno 2014.
Racer è un prodotto pensato per ottenere il massimo della velocità e della precisione, senza perdere robustezza e affidabilità. I movimenti sono stati ottimizzati e resi maggiormente fluidi dall’impiego di E-motion, la nuova release del software della casa torinese. Racer presenta inoltre una carena IP65 che lo protegge e garantisce consumi energetici ridotti grazie alla minor potenza installata secondo i principi dell’Energy Management System eComau. Ad accompagnare il robot c’è il nuovo TP5, il terminale di programmazione arricchito nelle dotazioni e rinnovato nella forma per un utilizzo più facile e un minor affaticamento dell’operatore: monitor touch screen, processore ultra veloce, grafica intuitiva sono solo alcune delle sue caratteristiche.
“Il riconoscimento ottenuto è una conferma dell’eccellente lavoro che l’azienda sta svolgendo nell’ambito dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo tecnologico” commenta Roberto Rossi, Managing Director Comau Poland.
“Anche a livello internazionale portiamo sempre con noi dentro il carattere italiano, l’eccellenza tecnologica, nel design e nel servizio che ci contraddistinguono. – spiega Alessio Cocchi, Global Marketing Manager Comau Robotics – L’anima italiana si percepisce in tutto quello che facciamo, e ne andiamo orgogliosi”.
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