Preventivazione, controllo delle macchine e simulazione dei processi, gestione completa degli ordini. La suite Radan consente di controllare l’intero progetto grazie a una serie di moduli in grado di digitalizzare l’intera filiera della produzione gestendola da un unico ambiente.
di Davide Davò
Nato alla fine degli anni 80 come software CAM per le punzonatrici, Radan ha conquistato il mercato grazie a un processo di costante innovazione che ha portato gli sviluppatori a estenderne l’impiego in un primo momento alle soluzioni per la profilatura. Si parla quindi di macchine per taglio plasma, ossitaglio e taglio laser, con la possibilità di eseguire sia il taglio piano sia quello a 5 assi gestendo impianti con teste birotative, fino ad arrivare a macchine a 6 assi che permettono anche la lavorazione del tubo. Questa tecnologia ha poi permesso di sviluppare soluzioni dedicate anche agli impianti combinati laser/punzonatura, integrando le competenze maturate nei due ambiti. Si è infine aggiunta la fase di piegatura della lamiera, con funzionalità che permettono sia di partire da un disegno 2D per costruire un modello tridimensionale del pezzo piegato, sia di partire da un oggetto tridimensionale e ricavarne lo sviluppo sul piano. Oggi, Hexagon Production Software ha ulteriormente ampliato la suite Radan inserendo moduli per automatizzare la realizzazione di preventivi dall’elevata affidabilità, e moduli per la gestione della produzione che consentono una totale tracciabilità dei pezzi lavorati in officina.
Una soluzione modulare
«Per rispondere alle esigenze del mercato moderno abbiamo lavorato in due direzioni», esordisce Stefano Simonato, Direzione Production Software, Manufacturing Intelligence Division di Hexagon. «Abbiamo ampliato la nostra offerta integrando in un unico ambiente un numero sempre maggiore di sistemi produttivi e gestionali, consentendo così ai clienti di adottare un unico software per interfacciarsi con tutti i reparti aziendali. Inoltre abbiamo sviluppato una serie di automatismi che supportano l’operatore nell’esecuzione di determinate funzioni e nell’inserimenti dei parametri, fino a rendere tali attività completamente automatiche nel caso la produzione lo consenta. Muovendoci su questi due fronti siamo riusciti a ottenere una soluzione versatile e soprattutto modulare nella sua offerta, per fornire alle aziende un prodotto configurato su misura». Attualmente la suite Radan è disponibile in quattro versioni: dalla Essential, che rappresenta la soluzione base dove l’utente ritrova comunque tutte le funzionalità del software CAM, si passa alla Standard, dove al CAM si aggiungono le funzionalità del software CAD 2D e un nesting semplificato. Il livello successivo è la versione Avanzata, dove il nesting si arricchisce di funzionalità evolute per una gestione ottimale anche di figure complesse. L’ultimo step è la versione Ultimate, che a quanto detto finora aggiunge il CAD tridimensionale per la gestione dei modelli nello spazio. «Partendo dal CAD, Radan ha un ambiente di disegno sia 2D sia 3D dotato di tool specifici per la definizione di particolari tipici delle pari in lamiera, come per esempio le scantonature», precisa Simonato. «L’ambiente CAD è molto utile soprattutto per chi non ha un ufficio tecnico di progettazione, e quindi non è dotato di un software CAD dedicato. In questo ambiente di Radan, l’utilizzatore può comunque ritrovare le funzionalità necessarie alla realizzazione e gestione dei disegni, con strumenti molto utili quali la pulizia automatica di un profilo dxf o dwg che viene preparato per il nesting, semplice o avanzato in base alla versione in possesso del cliente. Tramite il nesting, la quantità di sfridi su lamiere o tubi è ridotta al minimo. Terminato il nesting, il programma macchina viene elaborato dal post processor». Radan dispone di una libreria di post processor aggiornata di anno in anno e popolata dalle macchine prodotte dai principali player a livello mondiale, con la possibilità di affinare il codice per rendere il modello virtuale identico alla macchina realmente installata in officina, replicandone tutte le caratteristiche.
Punzoni e laser
Entrando nel dettaglio di quello che storicamente è il cuore di Radan, ovvero la simulazione delle macchine, l’operatore può scegliere diverse tecnologie di impianti a partire dalle punzonatrici, per le quali il software CAM prevede la definizione della geometria dei punzoni, con la possibilità di indicare quali punzoni tra quelli inseriti nella libreria sono effettivamente disponibili per la macchina. Inoltre l’operatore può impostare manualmente gli utensili da impiegare o lasciare la scelta al sistema, che in base alla figura da realizzare li seleziona in modo automatico. «Nell’ambito della profilatura, e quindi di macchine per taglio termico, le funzionalità disponibili dipendono ovviamente dall’impianto installato presso il cliente», prosegue Simonato. «Per alcune macchine per esempio sono previste funzioni specifiche come la gestione dei tagli in comune o delle microgiunzioni, con la possibilità ancora una volta da parte dell’operatore di attivare manualmente tali funzioni o di impostarle in automatico. Anche i parametri di lavoro e la potenza della sorgente sono gestite in automatico dal post processor, che utilizza tabelle configurate in funzione del materiale e dello spessore da lavorare». Quanto sviluppato in queste due tecnologie lo si ritrova nell’ambiente di simulazione delle macchine combinate laser/punzonatura. Le due fasi di lavoro vengono gestite con un unico post processor: di conseguenza l’operatore vedrà un’unica macchina e un unico codice CN sia che decida di utilizzare i punzoni sia che impieghi la testa laser. Un’alternanza di tecnologie che può essere gestita manualmente o in automatico. Radan infatti prevede regole che consentono per esempio di realizzare tramite punzonatura tutti i fori con diametro inferiore a un determinato valore, e di utilizzare la testa laser per quelli di diametro maggiore. «Sempre restando nell’ambito del taglio termico, Radan dispone di due moduli per il taglio laser a 5 assi e per la lavorazione dei tubi», sottolinea Simonato. «Sono due moduli indipendenti, ma possono essere integrati sulla stessa macchina poiché ormai diversi costruttori dispongono di macchine per il taglio lamiera che possono essere completate con attrezzature dedicate al taglio dei tubi. Per entrambe queste soluzioni, l’automatismo è un aspetto fondamentale. Nel taglio 3D per esempio sono sufficienti semplici selezioni grafiche per indicare alla macchina le zone da tagliare, e il software elabora in automatico la simulazione del migliore percorso esente da collisioni. Anche nella lavorazione del tubo, il nesting automatico posiziona in autonomia i particolari da tagliare sul tubo e calcola il percorso. Ancora una volta, l’operatore può comunque intervenire per modificare la traiettoria se lo ritiene necessario».
Piega programmata
Completa l’offerta della suite Radan la simulazione della piegatura. Si tratta di una simulazione tridimensionale molto realistica e più complessa rispetto alle precedenti lavorazioni, poiché nel caso delle pressepiegatrici i movimenti di punzoni, matrici e struttura della macchina sono significativi, e quindi tutto deve essere simulato con la massima precisione, compreso il movimento della lamiera e gli effettivi ingombri del pezzo una volta completata la deformazione per evitare collisioni. Sfruttando la libreria degli utensili, Radan è in grado di suggerire in automatico sia la sequenza di piega sia gli utensili con i quali attrezzare la macchina. All’occorrenza possono essere introdotti nella libreria anche utensili speciali per realizzare pieghe schiacciate o altre forme particolari, che non possono essere ottenute con profili standard.
Tempi ciclo in un clic
Potere contare su una simulazione molto accurata è un vantaggio anche per le operazioni legate alla stesura dei preventivi. «Radquote è un modulo per la gestione dei preventivi che effettua i calcoli sulla base dei tempi ciclo stimati dal software CAM, che viene attivato in background», evidenzia Simonato. «In questo modo il calcolo delle tempistiche è affidabile, e di conseguenza anche il costo finale del pezzo sarà molto vicino a quello valutato in fase di preventivo». Una volta accettata la commessa e avviato il processo di lavorazione della lamiera entra in gioco Workplan, il gestionale di produzione che permette all’operatore di controllare attraverso diagrammi di Gantt l’avanzamento della singola commessa o lo stato dell’intero sistema. Tutto in tempo reale, tutto gestito da un unico ambiente.
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