Evolut prosegue nella sua crescita con l'importante collaborazione con Efort, il maggiore produttore cinese di robot antropomorfi a 6 assi.
Evolut è oggi uno dei più importanti integratori Italiani ed europei di sistemi robotizzati nel settore General Industry, Automotive e della Fonderia e conta più di 85 dipendenti e oltre 2300 impianti installati. Tra questi impianti spicca il nuovo impianto realizzato presso la Teksid Aluminum (gruppo Fiat) di Carmagnola (TO) per la sterratura, sbavatura e taglio del nuovo basamento motore, completamente in alluminio, del nuovissimo motore 4 cilindri che equipaggia la nuova Giulia e non soltanto.
Oggi la storia di Evolut si arricchisce di un nuovo importante capitolo con l’inizio della collaborazione con Efort, il maggiore produttore cinese di robot antropomorfi a 6 assi che produce una gamma articolata di modelli allineata ai maggiori produttori mondiali. Fuori dalla Cina è un nome poco conosciuto, anche se investe ben 4 milioni di euro ogni anno in Ricerca & Sviluppo, quasi completamente focalizzati su Industry 4.0 e il sempre più attuale Internet of Things. A parlare dell'accordo è stato in una conferenza stampa il dottor You Wei, C.T.O. di Efort e Presidente Evolut spa.
In questo momento di grande sviluppo, la Cina si trova ad affrontare un gap tecnologico notevole rispetto agli altri Paesi manifatturieri: ogni 10 mila addetti esistono soltanto 36 robot, a metà lunghezze dalla media mondiale di 66 e lontanissima dalla punta di 478 della Corea del Sud (dati IFR – International Federation of Robotics 2015). Non mancano però progetti molto ambiziosi, in particolare considerando l’orizzonte del programma Made in China 2025, entro cui il Paese ha l’obiettivo dichiarato di arrivare a una produzione interna di elevato livello in tutti i settori tecnologici: dall’aeronautica al medicale, dall’informatica al ferroviario passando per il navale, l’automotive e l’energetico. Per raggiungere questo obiettivo è necessario quindi aumentare le performance dell’industria cinese. Se nel 2014 esistevano 102 mila robot in Cina, 237 mila nel Nord America e ben 311 mila in Europa, la proiezione per il 2017 ribalta questa situazione. Sono previsti 292 mila robot in Nord America, 343 mila in Europa e ben 428.000 in Cina: a fronte dei progressi di qualche decina di punti percentuali, i cinesi puntano a un sostanziale raddoppio. Avere tanti robot è sicuramente un buon punto di partenza, ma poi bisogna farli funzionare, e qui entra in gioco Evolut.
Per integrare robot nelle attività produttive occorre conoscere profondamente le attività produttive e conoscere bene le problematiche di aziende medie e piccole. Con questi presupposti è iniziata la ricerca di un partner tecnologico che fosse all’altezza di integrare processi in Cina per i committenti cinesi, ma anche di seguire i clienti europei che trasferiscono parte della loro produzione in Cina garantendo il mantenimento dei livelli qualitativi cui sono abituati. La selezione è stata abbastanza complessa e, alla fine, è risultato che solo in Italia e Germania si poteva trovare la giusta tipologia di azienda. La creatività italiana, la capacità di soluzione italiana e la conoscenza delle problematiche produttive della General Industry hanno fatto la differenza e proiettato Evolut in una dimensione nuova. Da questa situazione è scaturita la crescita tumultuosa, la grande ricerca di personale ad altissima qualificazione da formare e impiegare sia in Italia, sia in Cina.
Dalla collaborazione con Efort, nasce anche il progetto di formazione di Evolut che coinvolge la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia e l’Università cinese di Wuhu (a 300 km da Shanghai). L’obiettivo è ambizioso: porre le basi di una collaborazione interuniversitaria, con laboratori e percorsi formativi comuni, che porti alla formazione di giovani ingegneri che possano realizzare una reale Industry 4.0 per conto di Evolut nel settore dell’automazione, per conto di Efort nell’ambito della produzione di robot e per tutti i clienti che desiderano procedere in questa direzione. Si parte con queste intenzioni, sperando che si aprano altre porte alla collaborazione internazionale, che si possano attivare stage formativi, esperienze lavorative e dottorati di ricerca. Questo il futuro. Per il presente, l’obiettivo è selezionare un numero importante di giovani ingegneri che desiderino dedicarsi a questa attività per ampliare l’organico di Evolut in Italia e nella sua filiale in Cina.
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