Ai costruttori, Orchestra dà la possibilità di digitalizzare le loro produzioni e d’interconnetterle con macchine di altri costruttori.
di Stefano Belviolandi
Servizi digitali di prossimità già a bordo macchina per permettere di immettere immediatamente le informazioni a sistema e a disposizione degli operatori. Orchestra è un’azienda che ha posto in primo piano il concetto di Industria 4.0 in cui l’interconnessione delle macchine non è il fine del progetto, bensì il punto di partenza per offrire servizi digitali volti ad accrescere la competitività delle imprese, soprattutto piccole e medie. L’azienda porta ai clienti e soprattutto ai partner sia costruttori di macchine sia fornitori di software e system integrator la possibilità di creare servizi digitali di prossimità, cioè già a bordo macchina, per supportare addetti alla produzione, responsabili della produzione, manutentori e giovani maestranze. Le applicazioni in questo campo sono praticamente illimitate e dipendono dalle esigenze di partner e clienti.
«Con la nostra suite di prodotti Retuner – spiega Giancarlo Degli Esposti, Product Manager di Orchestra – forniamo la tecnologia per svilupparle e renderle disponibili agli utilizzatori in modo semplice e rapido».
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Digitalizzazioni e interconnessioni
Orchestra opera attraverso un modello di business indiretto che prevede la collaborazione con partner, sia lato macchine sia lato software, che si possono avvalere della suite di prodotti Retuner per soddisfare le esigenze dei propri clienti. «Ai costruttori di macchine e impianti diamo la possibilità di digitalizzare le loro produzioni e – se sono già “Industria 4.0 ready” – d’interconnetterle con macchine di altri costruttori, oltre che con i sistemi ICT già presenti in azienda, mettendoli nelle condizioni di offrire ai loro clienti la possibilità di creare un’officina 4.0 completa. Attivando i servizi digitali di prossimità, gli stessi costruttori possono arrivare a creare vere e proprie piattaforme cloud di servizi digitali da offrire ai loro clienti. Questo vale anche per i costruttori di sottosistemi e componenti per macchine e linee del manifatturiero. Grazie infatti alla partnership avviata l’anno scorso con Nadella, la società ha varato un nuovo filone di applicazione dedicato alla progettazione di smart product».
Allo stesso modo, aggiunge Degli Esposti, «i fornitori di software gestionali o tecnici e i system integrator possono avvalersi della tecnologia Retuner per interconnettere i loro prodotti ICT al parco macchine dei clienti e offrire loro nuovi servizi digitali. In un mondo sempre più costellato da intelligenza artificiale e machine learning, l’IIoT è il paradigma all’interno del quale siamo chiamati a operare. È un paradigma molto complesso che prevede la capacità di gestire anche grandi quantità di dati e processi sia lato fabbrica sia lato azienda. I prodotti chiamati a operare in questo contesto devono essere capaci di integrarsi con i diversi applicativi altamente interoperabili e restituire i risultati in tempo reale».
Si tratta in sostanza «di superare il gap, ancora esistente in molte aziende, fra le OT e l’ICT con l’obiettivo di ottenere sistemi altamente integrati, che diventano capaci di adattarsi alle strategie aziendali oltre che a rispondere tempestivamente ai cambiamenti di mercato. Per Orchestra, i prodotti cosiddetti ”facilitatori” devono essere sistemi altamente configurabili, quindi adattivi in qualsiasi condizione di campo, come la connettività, i protocolli utilizzati e la capacità di integrazione con altri sistemi. Devono essere in grado di configurarsi in modo dinamico e automatico con funzioni guidate dagli eventi. Questi sono i criteri che ci hanno guidato nelle scelte tecnologiche che ci hanno permesso di ottenere in pochi anni una suite di prodotti completa per l’Industria 4.0 prima e 5.0 ora».
Nel portafoglio Orchestra vi sono soluzioni edge. Che tipo di soluzioni e quali le loro evoluzioni e i benefici per aziende che trattano la lavorazione della lamiera?
«Oggi si fa un gran parlare di edge – precisa Degli Esposti – ma fino a poco tempo fa non era così. Orchestra ha puntato sull’edge fin dalla sua nascita nel 2016, elaborando un’architettura IIoT che definiamo Cloud Driven Edge Computing. Questo ci permette di elaborare i dati già a bordo macchina e ottenere risultati da mettere immediatamente a disposizione degli operatori. Il risultato è una suite di prodotti completa per le esigenze di digitalizzazione del manifatturiero che abbiamo chiamato Retuner. Parliamo di una suite completa, perché va dall’interconnessione multiprotocollo con tutto il parco macchine nuovo ed esistente al monitoraggio, controllo e diagnostica remota di macchinari, sistemi e impianti alla definizione, pianificazione, avanzamento, tracciamento e controllo della produzione in tempo reale. La versione Next Generation di Retuner, poi, permette la creazione di servizi digitali bordo macchina a supporto degli operatori e dei manutentori in produzione secondo il paradigma Industria 5.0».
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La carta d’identità di Retuner
Retuner è formata da tre componenti:
– SmartEdge5.0: è la componente edge disponibile sia nella versione software che come scheda elettronica, in grado di elaborare e integrare qualsiasi dato macchina e sensore tramite qualsiasi protocollo industriale e trasformando già a bordo macchina i dati grezzi in informazioni pronte all’uso. Si ottengono così dati certificati e normalizzati per monitorare il funzionamento delle macchine e delle loro componenti, organizzare di conseguenza manutenzioni più efficienti, ridurre gli sprechi, generare economie di scala e avere un quadro attendibile sui tempi e i costi delle commesse. La nuova versione di SmartEdge5.0 Next Generation utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per gestire processi real time bordo macchina, integrando tecnologie abilitanti come per esempio la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale;
– SmarTHinge5.0: piattaforma IIoT, installata in private cloud dei clienti, gestisce e configura qualsiasi SmartEdge5.0 sulle diverse macchine. Raccoglie, normalizza, certifica e condivide i dati delle macchine offrendo dashboard di analisi delle loro prestazioni nel tempo e in contemporanea traccia l’avanzamento della produzione, condividendo le informazioni con altri sistemi in uso dei clienti come ERP, MES, CMMS, CAD/CAM, BI e così via;
– MiniMES5.0: è la soluzione MES web based che connette gli operatori di fabbrica tramite browser su qualsiasi dispositivo fisso o mobile per pianificare, monitorare e tenere traccia di tutti gli avanzamenti e anomalie di produzione al fine di consuntivare tutte le lavorazioni degli ordini di produzione. Dispone di un’area “Risultati” che, grazie all’integrazione di funzioni di business intelligence, permette di analizzare tutti i dati della produzione in una logica di miglioramento continuo.
Retuner ha un’architettura distribuita che aggiunge intelligenza e servizi digitali a ogni livello. Quindi è:
– modulare, perché le componenti SmartEdge5.0 e MiniMES5.0 possono essere installate in modo indipendente l’una dall’altra;
– aperta, in quanto collega le OT con i sistemi ICT in essere tramite API standard e con gli operatori della produzione su qualsiasi dispositivo per tenere traccia di tutte le fasi della produzione;
– interoperabile, in quanto avvalendosi di un’architettura debolmente accoppiata i vari tasselli possono essere sostituiti o aggiunti nel corso del tempo senza che questo influisca sull’architettura generale.
Infine, MiniMES5.0 di Retuner è progettata per le piccole-medie imprese, anche quelle non ancora digitalizzate. Può essere installata sul server di fabbrica o su piattaforme IIoT di terze parti. Retuner è adattiva rispetto al settore di utilizzo e può essere configurata dall’utentein base alle proprie caratteristiche di lavorazione.
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Una missione
Sostenibilità e digitalizzazione sono due fattori chiave che stanno coinvolgendo sempre di più le aziende.
«La digitalizzazione – ha affermato Degli Esposti – è la missione che Orchestra persegue attraverso un’innovazione sostenibile e multidisciplinare. Se sfruttata appieno, Retuner può concorrere in modo significativo agli obiettivi di sostenibilità che ogni realtà produttiva è chiamata oggi a darsi, declinandola in base alle proprie caratteristiche e produzioni. Sostenibilità è un concetto molto ampio che coinvolge ambiente, società ed economia. Il paradigma Industria 5.0 concorre in modo significativo ad attivare meccanismi virtuosi di sostenibilità. Già oggi Retuner offre alle aziende funzionalità utili a migliorare la sostenibilità dei processi e delle produzioni riducendo gli sprechi. Da questo punto di vista siamo alla continua ricerca di partner che vogliano utilizzare la nostra tecnologia per sviluppare nuove soluzioni».
Temi caldi, questi, anche alla prossima EMO di Hannover in Germania dal 18 al 23 settembre 2023, dove Orchestra sarà presente sotto il “cappello” di Retuner GmbH, l’azienda internazionale con sede in Germania che Orchestra ha fondato alla fine del 2022.
«Il tema portante a EMO – spiega ancora Degli Esposti – saranno proprio i servizi digitali di prossimità, cioè le funzionalità attivate da Retuner per supportare il paradigma di Industria 5.0. Si tratta di app che, come specificato in precedenza, possono riguardare un’ampia varietà di campi. In fiera presenteremo l’app dedicata al controllo qualità a bordo macchina, per esempio, che prevede l’integrazione con sistemi di AR come gli Smart Glasses. Presenteremo anche altre novità come, per esempio, il nuovo Active Tutoring Portal: si tratta di uno strumento che forma e guida l’operatore mentre sta lavorando, indicandogli il modo migliore di procedere e consigliandogli come sfruttare le varie funzionalità presenti per offrire una formazione costante mentre si lavora. A supporto dei partner costruttori che utilizzano la tecnologia Retuner sulle loro macchine e sui loro componenti ed esportano in tutto il mondo è prevista la localizzazione in nuove lingue oltre alle attuali inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e italiano».
Proprio sul capitolo formazione, Degli Esposti conferma che «si tratta di un tema che affligge il manifatturiero in tutta Europa e in particolare in Italia. Quando abbiamo progettato la nostra suite di prodotti abbiamo pensato anche a questo. Riteniamo infatti che la creazione di nuovi servizi digitali a bordo macchina possa servire proprio ad attrarre e formare le giovani maestranze provenienti da tutto il mondo o personale da riqualificare».
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