L’attenzione crescente alle problematiche ambientali ha visto molte aziende ridefinire il proprio business prestando attenzione all’intero ecosistema e implementando processi e tecnologie per trasformarsi in modo proattivo e sostenibile.
La facilità di prolungare il ciclo di vita dei prodotti grazie alle parti di ricambio on-demand che la stampa 3D consente di realizzare, o all’uso innovativo di materiali più ecologici e riciclati che la nuova tecnologia molded fiber offre al posto delle plastiche monouso, favorisce senza dubbio un’economia più circolare in un periodo in cui questa è più che mai necessaria. Infatti, per rimanere competitiva e vitale un’azienda oggi non può prescindere dal rivedere la propria organizzazione come inserita in un ecosistema mondo di cui prendersi cura.
La stampa 3D e l’economia circolare nell’automotive
Ogni giorno emergono nuove applicazioni all’avanguardia. Il gigante dell’auto Ford, ad esempio, sta trasformando la modalità di riutilizzo delle polveri e parti stampate in 3D per favorire l’economia circolare. Grazie ad un programma realizzato in collaborazione con HP e primo nel suo genere, i materiali 3D in eccesso vengono trasformati in parti funzionali e durevoli stampate a iniezione adatte ai veicoli Ford. Nissan invece sta utilizzando la tecnologia per le riparazioni dei componenti, dando nuova vita ai vecchi modelli di auto. Seppur molte aziende leader guardano principalmente alla crescita economica che la stampa 3D consente, le prestazioni e la resilienza a lungo termine che essa definisce hanno aperto la via ad una produzione sostenibile che, nel contesto attuale, è di primaria importanza.
La stampa 3D nel settore medicale
Grazie alla stampa 3D, infatti, qualsiasi azienda, piccola o grande, può realizzare in modo efficiente e sostenibile lo sviluppo, l’iterazione e la produzione. Anche Everex, che produce strumenti per automatizzare analisi cliniche e di laboratorio, ha rivoluzionato durante la pandemia la propria produzione grazie all’introduzione dell’additive manufacturing con HP MJF, per realizzare dispositivi medicali.
Soluzioni per un futuro più sostenibile
Bisogna dunque comprendere cosa queste soluzioni possano offrire a lungo termine. L’iterazione accelerata, una maggiore velocità di commercializzazione, una produzione che richiede meno risorse, un impatto minore sul trasporto e il prolungamento del ciclo di vita dei prodotti con parti di ricambio on-demand: sono caratteristiche che non solo definiranno il futuro della produzione, ma tracceranno anche un percorso più sostenibile per le generazioni a venire.
La stampa 3D offre soluzioni sia a breve sia a lungo termine, in grado di rispondere quasi istantaneamente ai cambiamenti del mercato. In un mondo sempre più globalizzato, questo rappresenta un importante vantaggio competitivo per le aziende e per i clienti.
Esempio di questo vantaggio è il caso di Campetella Robotic Center – un’azienda italiana specializzata nella produzione, vendita e assistenza di impianti robotizzati industriali e sistemi avanzati di automazione per stampaggio ad iniezione delle materie plastiche. La necessità dell’azienda di manipolare etichette di diversi formati su specifiche del cliente, da applicare a loro volta su contenitori di diverse dimensioni e forme, richiedeva l’uso di mani di presa personalizzate. Campetella ha dunque adottato, per la propria sede di Montecassiano, HP Multi Jet Fusion 4200 che le ha consentito non solo di costruire macchine perfettamente aderenti alle richieste dei clienti, ma anche di abilitare i suoi clienti ad usare lo stesso macchinario per differenti lavorazioni, sostituendo semplicemente le mani di presa.
Stampa 3D personalizzazione e sostenibilità
Come testimonia il caso di Campetella, spesso, sostenibilità e personalizzazione, anche quest’ultima sempre più richiesta, sono caratteristiche che è possibile trovare in uno stesso prodotto. Ma gli attuali modelli di supply chain, devono evolversi.
È in questo contesto che le aziende devono abbracciare la trasformazione sia nel modo di lavorare sia di pensare. Le soluzioni di supply chain di qualche decennio fa non funzioneranno più in un mondo in cui la stampa 3D ha reso la personalizzazione dei componenti non solo possibile, ma anche accessibile. Ancora una volta è l’industria automobilistica a fornire un ottimo esempio. GM, BMW, Volkswagen, Jaguar Land Rover e altri hanno fatto passi avanti per applicare la produzione digitale in modo innovativo, riducendo da un lato lo spreco di materiale e il consumo di energia, e realizzando dall’altro un maggior numero di opzioni di design, tutte essenziali per un futuro più sostenibile.
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