Tutto il potenziale della produzione additiva al servizio della lotta contro il Covid-19: le raccomandazioni di CECIMO ai decisori politici.
L’attuale pandemia scatenata dal virus Covid-19 sta provocando gravi problemi nell’approvvigionamento di equipaggiamenti medici vitali, soprattutto nei paesi con un elevato numero di pazienti.
Facendo seguito dell’appello del 27 marzo, la sezione produzione additiva di CECIMO ha preso contatti con le aziende pronte a offrire il loro aiuto nel momento del bisogno. Tuttavia, molte di esse hanno obiettato che vi è una serie di regole che potrebbe frenare il loro contributo.
“Sono convinto che il settore della produzione additiva possa fornire soluzioni immediate per sostenere lo sforzo del personale ospedaliero nel pieno dell’emergenza. Tuttavia è interesse di tutti chiarire il quadro delle regole al fine di intervenire rapidamente e in un modo tale che non vi siano intralci che ritardino le azioni più urgenti” ha dichiarato Filip Geerts, direttore generale di CECIMO.
Di conseguenza, CECIMO lancia un appello ai decisori politici affinché affrontino le questioni seguenti:
- Uso dei canali ufficiali di Governo per comunicare qualsiasi richiesta di produzione di componenti, trasmettere la lista delle forniture essenziali e inviare i file di stampa 3D alle aziende che ne facciano richiesta.
- Deroghe temporanee ai requisiti della direttiva sulla responsabilità civile dei dispositivi e prodotti medicali, che altrimenti ostacolerebbero la risposta delle aziende alla domanda straordinaria di equipaggiamenti da parte del settore sanitario.
- Autorizzazioni temporanee all’utilizzo di brevetti per forniture e servizi essenziali senza il preventivo assenso da parte dei titolari dei brevetti.
- Instaurazione di una stretta collaborazione con le autorità doganali al fine di accelerare le procedure di approvazione di import/export di prodotti essenziali e/o hardware per la stampa 3D nel mercato interno europeo.
- Inserimento del settore della produzione additiva nell’elenco delle categorie essenziali che rimangono aperte nel periodo di lockdown.
- Accesso più rapido e semplice al mercato dei nuovi dispositivi medici e di protezione essenziali, assicurando a tal fine l’accesso temporaneo alla certificazione in risposta all’emergenza coronavirus.
Inoltre, CECIMO incoraggia i decisori politici a mettere in atto e approvare rapidamente una riprogrammazione dei fondi strutturali europei in linea con quanto recentemente approvato dal Parlamento Europeo, al fine di migliorare gli approvvigionamenti al settore sanitario in generale e ai settori come la produzione additiva che sono più coinvolti nelle forniture agli ospedali e ad altre strutture sanitarie. Sarà infine fondamentale dare priorità al potenziamento delle capacità dei costruttori europei, risolvendo questioni urgenti come la carenza di componenti o equipaggiamenti.
Un appello alle aziende per aiutare le strutture ospedaliere
In questo momento di pubblica emergenza provocata dalla pandemia Covid-19, il settore sanitario affronta sfide senza precedenti. In particolare, la diffusione del virus ha come effetto una grave scarsità di equipaggiamenti medici critici per l’attività ospedaliera o un accesso limitato a componenti essenziali come valvole e ventilatori.
La Commissione Europea ha pregato CECIMO di richiedere ai membri dell’associazione la disponibilità a dare il proprio contributo alla produzione di articoli (come valvole e ventilatori) che attualmente scarseggiano negli ospedali d’Europa come conseguenza dell’emergenza provocata dalla diffusione del virus Covid-19. Da parte sua, CECIMO ha deciso di lanciare un appello a tutte le aziende associate, sollecitando coloro che ne hanno la possibilità a rispondere alle richieste degli ospedali in tutta Europa.
Finora la reazione dei membri di CECIMO è stata molto positiva, con un gran numero di aziende, specie quelle operanti nel settore della stampa 3D, che si sono offerte volontariamente ad aiutare ospedali e centri di cura con la disponibilità dei propri macchinari. CECIMO è convinta che sia soprattutto il settore della produzione additiva a poter offrire il contributo maggiore con soluzioni immediate. Un buon esempio da questo punto di vista è rappresentato dalla startup italiana Isinnova, che ha messo la propria stampante a disposizione di un ospedale che necessitava di valvole per gli apparecchi medicali.
Da un punto di vista regolamentativo, vi sono tuttavia alcuni vincoli legali che potrebbero ostacolare l’implementazione di soluzioni come questa. Gli Stati membri dovrebbero innanzitutto riconsiderare alcuni requisiti imposti dalla direttiva sui dispositivi medicali in relazione ai prodotti essenziali in questo periodo di crisi.
A questo riguardo, l’associazione plaude alla dichiarazione del Commissario Breton, secondo cui la Commissione Europea faciliterà tutte le aziende che daranno il loro contributo in questo periodo, anche proteggendole da eventuali problemi legali. Il Commissario ha inoltre sottolineato che le tecnologie di produzione dovrebbero essere inserite tra le destinatarie di nuovi finanziamenti mirati a sostenere comparti come la sanità in questi momenti difficili.
“Credo che l’industria manifatturiera possa svolgere un ruolo importante nel sostenere lo sforzo del personale ospedaliero nel pieno dell’emergenza. – ha aggiunto Filip Geerts – In questo contesto è nell’interesse di tutti attivarsi rapidamente e in maniera tale da non ritardare le iniziative più urgenti”.
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