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Tecnologie additive e sostenibilità, il workshop a Rovereto (TN)

L’iniziativa, organizzata da ProM Facility e dall’Associazione Italiana Tecnologie Additive il 25 agosto 2024, ha visto partecipare oltre una settantina di addetti ai lavori.

Tra manifattura additiva e sostenibilità possono nascere sinergie, forse insospettabili ma di certo utili a entrambi. Il tema è stato al centro del workshop lo scorso 25 giugno 2024 al Polo Meccatronica, l’hub dell’industria intelligente di Trentino Sviluppo a Rovereto (TN).

L’iniziativa è stata organizzata dal centro di prototipazione e sviluppo prodotto ProM Facility e dall’AITA (Associazione Italiana Tecnologie Additive). Tra gli argomenti trattati nel workshop di fronte a oltre 70 partecipanti: la razionalizzazione del ciclo di vita dei prodotti, la riduzione degli sprechi e la transizione verso modelli di produzione meno impattanti sulle risorse naturali e maggiormente circolari.

Gli interventi al workshop

La giornata di workshop – patrocinata da Fondazione Ucimu e dall’iniziativa piùAdditive della 34.BI-MU – si è aperta con una serie di interventi mirati sulle ultime tendenze e applicazioni innovative dell’additive manufacturing in ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Il matematico Matteo Vanazzi di f3nice ha spiegato come i rottami possano divenire polvere metallica per la stampa additiva. Matteo Perini di ProM Facility e Luca Capra di Trentino Sviluppo hanno presentato il progetto europeo “3DoP – 3D printing Optimized Production” per l’efficienza delle tecniche di stampa 3D. Matteo Benedetti dell’Università di Trento ha evidenziato i possibili contributi delle tecnologie additive alla fabbricazione sostenibile di trasmissioni meccaniche, mentre Paolo Gianoglio di Omeco ha chiuso il panel parlando delle certificazioni di sostenibilità in materia.

Il segretario generale di AITA Alfredo Mariotti ha dichiarato: «L’AM (Additive Manufacturing) è una tecnologia circolare e sostenibile per diverse ragioni. Aggiungendo il materiale soltanto dove necessario anzitutto riduce drasticamente gli sprechi rispetto alle tecniche tradizionali sottrattive, comportando quindi un uso più efficiente delle risorse e la riduzione dei rifiuti. Inoltre l’AM permette la produzione on demand, minimizzando l’inventario e i relativi costi di stoccaggio e trasporto, riducendo così anche le emissioni di carbonio legate alla logistica. Infine, permette di utilizzare materiali riciclati e riciclabili e supporta la produzione locale e decentralizzata, riducendo la dipendenza dalle catene di fornitura globali e migliorando la resilienza economica e ambientale».

https://www.techmec.it/additive-manufacturing-sostenibilita-workshop-rovereto/

La tavola rotonda nel workshop

L’evento è proseguito con una tavola rotonda in cui esperti provenienti da realtà aziendali che sviluppano o usano soluzioni di AM – come Caracol, Rothoblaas, 6kAdditive, 3DZ, Piab – si sono confrontati sulle sfide e opportunità legate a questo trend e sulle iniziative della Commissione Europea in termini di “green claims”, che stanno portando all’emanazione di una apposita Direttiva europea.

La premiazione della Proto Challenge 2024

La mattinata si è conclusa con la premiazione della Proto Challenge 2024, la sfida tecnologica ideata dalla Fondazione HIT (Hub Innovazione Trentino) e realizzata in collaborazione con l’Università di Trento, Trentino Sviluppo, Confindustria Trento, NOI Techpark nel contesto del Digital Innovation Hub Trentino-Alto Adige/Südtirol, e con la partnership di NTI Italy.

Questa sfida di Open Innovation promuove la collaborazione tra ricerca, università e impresa per innovare attraverso l’additive manufacturing. Un pool di 20 talenti dell’Università di Trento, organizzati in team, ha lavorato per 11 settimane all’analisi e alla riprogettazione di componenti o prodotti industriali, con l’obiettivo di ottimizzarne le performance sulla base delle richieste aziendali. Nell’edizione 2024, 3 sono state le aziende selezionate per partecipare all’iniziativa: Adige BLM, Bonfiglioli, Tecnica Group.

Il team composto dagli studenti di ingegneria Alberto Bazan, Simone Dalpiaz, Marina Guadagnin, Alessandro Visintainer, Alessandro Wegher e Leonardo Zambonato si è aggiudicato il primo posto: ognuno ha ricevuto in premio un mouse 3D che consente di gestire più agevolmente la complessità della progettazione digitale. L’impresa associata al team vincitore, Tecnica Group, potrà inoltre beneficiare di un ulteriore supporto alla prototipazione del prodotto ottimizzato presso ProM Facility.

https://www.techmec.it/additive-manufacturing-sostenibilita-workshop-rovereto/

La conclusione della giornata

Come da programma che avevamo anticipato, la giornata si è conclusa con la visita guidata in ProM Facility e con una serie di incontri B2B tra le aziende partecipanti e i tecnologi del laboratorio in materia di 3D Printing, AM, design, elettronica e meccanica.

Il workshop è stato in particolare uno degli eventi di avvicinamento alla 34.BI-MU, la manifestazione internazionale dedicata a macchine utensili, robot, automazione, digital e AM, in programma a fieramilano di Rho (MI) dal 9 al 12 ottobre 2024.