Economia

Transizione 5.0: si entra nel vivo con l’operatività della Piattaforma del GSE

Con la firma del decreto direttoriale del MIMIT e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo entra in vigore il piano Transizione 5.0. Dalle ore 12 spazio alle domande sulla piattaforma GSE.

La piattaforma GSE per l’accesso agli incentivi Transizione 5.0 apre gli accessi alle ore 12 del 7 agosto.

In piena stagione estiva si apre alle imprese la possibilità di presentare la domanda e la documentazione necessaria attraverso la piattaforma del GSE (Gestore dei servizi energetici).

Lo dispone il decreto direttoriale 6 agosto 2024 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy firmato da Paolo Casalino, direttore generale del Ministero. L’accesso alla sezione Transizione 5.0 avverrà tramite Spid utilizzando i modelli e le istruzioni di compilazione resi disponibili.

I termini di apertura per la presentazione delle comunicazioni di completamento dei progetti di innovazione, di cui all’articolo 12, comma 6, del decreto 24 luglio 2024, saranno individuati con successivo provvedimento della generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le PMI e il made in Italy, del Ministero delle imprese e del made in Italy.

Il Piano Transizione prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.

Alle aziende sarà concesso un credito d’imposta. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).
Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Gli imprenditori interessati, negli ultimi mesi, hanno fatto sentire la loro voce, sottolineando tempi troppo lunghi, la stessa Ucimu sollecitava il governo a premere sul pedale dell’acceleratore.

Da parte del ministero e dei suoi dirigenti hanno spesso gettato acqua sul fuoco sostenendo la necessità di prendere più tempo in quanto i fondi stanziati sono di matrice europea e le linee guida previste dalla Commissione Europea prevedevano passaggi ben precisi. In queste ore la speranza è che la piattaforma accontenti tutti quelli che stanno provando a entrarvi e non ci siano intoppi con la rete.

Lo stesso Marco Calabrò, Capo Segreteria Tecnica del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in una videointervista a Tecnologie Meccaniche, aveva sottolineato, tra i fattori distintivi del provvedimento, le differenze con Industria 4.0, lo schema generale dell’incentivo, i requisiti richiesti alle imprese per accedere agli incentivi, la sua cumulabilità con altri provvedimenti, il ruolo chiave della formazione.

Qui sotto vi riproponiamo l’articolo 1 del decreto direttoriale:
«Il presente provvedimento individua, ai sensi dell’articolo 24, comma 1, del decreto 24 luglio 2024 del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, i termini a decorrere dai quali le imprese possono presentare le comunicazioni preventive dirette alla prenotazione del credito d’imposta “Transizione 5.0” e le comunicazioni di conferma relative all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, di cui all’articolo 12, rispettivamente ai commi 1 e 4, del suddetto decreto».

 

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