Manager e tecnici, i veri responsabili della transizione digitale
La transizione digitale di un’impresa anche nel settore manifatturiero passa inevitabilmente da una cultura aziendale che valorizza e incoraggia l’innovazione a tutti i livelli, ritenendola prioritaria e strategica. Ma quali sono le figure professionali all’interno di una impresa che possono realmente avviare la transizione digitale? Nel comparto manifatturiero la preparazione e la visione dell’ufficio tecnico e R&D, dal direttore al responsabile fino al progettista sono determinanti per l’introduzione di tecnologie abilitanti.
Queste professioni, oggi più di prima, si trovano ad affrontare un’importante sfida, quella di cambiare il proprio mindset e al contempo reclutare risorse con nuove competenze digitali in grado di comprendere a fondo le opportunità delle più innovative soluzioni tecnologiche presenti sul mercato, nate proprio per gestire in modo evoluto l’intero ciclo di sviluppo prodotto.
Decisioni più consapevoli grazie alla tecnologia
Facciamo l’esempio di un direttore tecnico in un ufficio di progettazione, le sue decisioni hanno un impatto, non solo sul suo team diretto, ma su tutti gli altri dipartimenti.
L’assegnare compiti, pianificare e gestire progetti, monitorare le prestazioni, verificare tempi e budget fino a misurare gli standard qualitativi e di sicurezza richiesti dall’azienda e dal cliente, sono tutte attività che richiedono scelte e decisioni in tempi rapidi.
Il direttore si deve destreggiare tra tante informazioni che si intrecciano con attività svolte da diversi dipartimenti come marketing, produzione e vendite; una mole enorme di dati se si pensano alle infinite revisioni e aggiornamenti che attraversa lo sviluppo di un prodotto.
E’ qui che un direttore può fare la differenza. Avere un approccio che non ponga resistenza al cambiamento, che si mostri curioso e aperto alla possibilità di rivedere procedure e automatismi non più efficienti come un tempo, può portare un grande valore aggiunto all’azienda.
Conoscere le più innovative soluzioni tecnologiche significa aprirsi alla possibilità di ottenere risultati migliori. Per avere una visione olistica dell’intero ecosistema aziendale è necessario ridefinire i processi e snellire le operazioni mettendo in connessione dati e persone interne ed esterne all’azienda.
Una visione olistica con la scelta di un solo software
Non è futuro, ma presente, un presente che può essere raccontato dalle testimonianze di manager ed esperti che si sono affidati a TS Nuovamacut, Gruppo TeamSystem per la consulenza e l’implementazione di un software evoluto come la 3DEXPERIENCE Platform di Dassault Systèmes.
Un nuovo modo di lavorare – afferma Marco Rossetto, Responsabile Ricerca e Sviluppo di F.lli Rossetto – la 3DEXPERIECE Platform abilita la condivisione delle informazioni a livello trasversale fra tutti i reparti a prescindere da dove ci si trovi, in sede o da remoto […] e non si limita alla gestione delle attività dell’ufficio tecnico”. L’azienda padovana che produce ed esporta in tutto il mondo sedute per l’arredamento è riuscita a tracciare l’80% del proprio processo produttivo con una gestione puntuale di oltre 500.000 progetti.
Un’altro caso di successo è il noto brand dello swimwear, Arena, che nell’ottica di ridisegnare un ecosistema aziendale sostenibile ha adottato l’uso della 3DEXPERIENCE per realizzare una linea di occhialini da nuoto raggiungendo l’obiettivo ambizione di ridurre del 70% il proprio ciclo di prototipazione. Come dichiara Loris Vallesi, Head of IT & Business Solutions di Arena “i nostri progettisti possono lavorare insieme in un unico ambiente e scambiare rapidamente informazioni, il che ci aiuta molto a collaborare con i nostri partner” – e aggiunge che – “simulando tutto nel nostro ufficio di progettazione, non dobbiamo creare più campioni di prodotto o utilizzare campioni di prodotti di terzi, riducendo così le nostre emissioni di CO2. I flussi di lavoro migliorati ci aiutano a fornire prestazioni, stile, comfort e vestibilità ai clienti, integrando la sostenibilità nel processo”.
Anche per le aziende più giovani e meno strutturate come E-novia, start up che si propone sul mercato con un nuovo modello imprenditoriale, la soluzione di Dassault Systèmes ha rappresentano l’anello di congiunzione tra idee, progetti e competenze interdisciplinari necessarie per creare prodotti innovativi. La Platform è stata usata per il progetto Wahu, una scarpa intelligente che registra la biomeccanica del movimento di chi la indossa. Il vantaggio di usare questa soluzione collaborativa ha favorito la condivisione di informazioni in tempo reale tra i vari reparti ingegneria meccanica, elettronica, design industriale e produzione, mettendo a sistema progettazione, simulazione e modellazione con un abbattimento dei tempi di realizzo da 14 a 8 mesi.
Ridurre time to market e mantenere alta la qualità dei prodotti è una soluzione possibile alla portata sia di grandi che di piccole aziende. Lasciarsi ispirare da casi di successo di manager e tecnici illuminati, come quelli descritti, è un buon esercizio per accogliere il cambiamento come fattore di crescita, un’opportunità per mantenere sempre aggiornate le competenze e garantire competitività al proprio business.
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