La soluzione di Stommpy in tema di prevenzione incendi e degli effetti dei gas tossici passa attraverso l'impiego di nuovi materiali, come il tecnopolimero Tecklene
La prevenzione incendi sta diventando sempre più una priorità, anche in virtù dei recenti accadimenti sia in ambito residenziale che industriale, in Italia e all’estero. In tal senso il Regolamento (UE) N. 305/20112 del Parlamento Europeo e del Consiglio emanato il 9 marzo 2011 disciplina come le opere da costruzione debbano essere progettate, realizzate e gestite in modo tale che siano minimizzate le cause di incendio o di esplosione, provvedendo innanzitutto all’incolumità delle persone e, secondariamente, alla tutela dei beni presenti, delle strutture e dell’ambiente. Nel pieno rispetto della normativa, l’azienda Stommpy Srl ha introdotto la tecnologia Tecklene, ovvero un polimero tecnico connotato da elevate performance meccaniche dal punto di vista della resistenza e igienico-sanitarie data la sua certificazione di atossicità, che lo rende idoneo all’utilizzo in ambienti alimentari e farmaceutici secondo la EU EC Regulation 1935/2004 CEE e ai requisiti della USA FDA Regulation 21 CFR 177.1520. Un materiale concepito per non emettere sostanze o fumi tossici, nemmeno se sottoposto a fiamma.
Cause ed effetti
Sono numerosi gli incendi che, per varie cause, si sprigionano ogni anno sia nel settore residenziale che in quello industriale. Nonostante siamo tutelati da normative sempre più stringenti, atte alla prevenzione e alla tutela di persone e cose, le statistiche non sono molto rassicuranti.
Si è già fatto tanto dal punto di vista della sicurezza, ma vi è ancora un acceso dibattito sui pro e i contro dell’adozione di materiali ignifughi o auto-estinguenti. In tal senso, il Decreto Ministeriale del 26 giugno 1984 e la successiva modifica del 2001, regolamenta la classificazione della reazione al fuoco e l’omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi, classificando il comportamento di un materiale da 0 (incombustibili) a 1-5 (combustibili). I prodotti ignifughi entro certi valori di temperatura e di tempo, riescono a ritardare o addirittura inibire la combustione, evitando di innescare e propagare la fiamma nell’ambiente circostante. Un risultato possibile grazie alla mescola di sostanze chimiche con altri materiali di costruzione, che tuttavia producono effetti tossici particolarmente elevati quando sottoposti alla fiamma o a un forte aumento della temperatura. Ne sono un esempio le miscele di borace e acido borico o i fosfati acidi, usati normalmente per impedire o limitare la combustione di materiali di facile accensione come il legno, la carta e i tessuti.
Inoltre, per i materiali plastici sono generalmente utilizzati i ritardanti di fiamma bromurati (BFR), composti di organobromo con effetti di ritardante di fiamma nei materiali combustibili. Largamente impiegati nella produzione di oggetti di uso comune come componenti plastiche o tessili, prodotti elettronici, vestiti e mobili, ne viene tuttavia aspramente contestata la loro neurotossicità dal mondo medico.
Soluzioni atossiche e sicure
Marco Chiarini, General Manager di Stommpy, spiega qual è l’offerta dell’azienda in materia di dispositivi di sicurezza paracolpi coerenti con i requisiti di atossicità in caso di incendio.
“Esistono prodotti che oltre a non innescare la fiamma, inibiscono lo sprigionarsi di fumi tossici durante la combustione: è il caso dei nostri dispositivi sicurezza paracolpi Stommpy che sempre più diffusamente vengono installati all’interno delle aziende per tutelare le persone e prevenire danni alle infrastrutture o le attrezzature, proteggendo i percorsi pedonali dai veicoli di movimentazione merci. In dettaglio, le nostre soluzioni in Tecklene oltre ad assicurare elevate performance meccaniche, a differenza dei PVC e dei BFR, garantiscono la totale assenza di fumi nocivi in caso di combustione. Parliamo di un composto chimico derivante dal processo di polimerizzazione dell’etilene, sapientemente miscelato con agenti attivi e reticolanti, ideali per la realizzazione dei sistemi paracolpi ad alta efficienza”.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere