Appoggiandosi alle competenze di Mitsubishi Materials Corporation, Pucktechnik è in grado di sviluppare cicli produttivi fortemente ottimizzati: oltre alle soluzioni tecniche, è il supporto umano la chiave per il successo.
di Andrea Pagani
Pucktechnik è un’azienda relativamente giovane che, pur con una età media del personale di soli 28 anni, basa la propria competenza e know how sulle solide fondamenta di Iselfa SpA: una realtà nata nel 1932 che si occupa di stampaggio a caldo in molti settori applicativi come quello dei veicoli commerciali leggeri, di quelli industriali e per il trasporto passeggeri, oltre che per quello agricolo e movimento terra. In un’ottica di differenziazione e ampliamento del business di Iselfa nel 2014 è stato deciso di scorporare la realtà dedicata all’asportazione trucioli, fino ad allora limitata alla costruzione e alla manutenzione di stampi e attrezzature, e di ampliarla per includere le lavorazioni meccaniche di finitura dei pezzi stampati, creando Pucktechnik Srl. «Dal punto di vista tecnico, l’inizio è stato decisamente soft – spiega Giovanni Carabelli, presidente di Pucktechnik – dato che avevamo a disposizione le tre fresatrici già operative in Iselfa e con quelle ci occupavamo della produzione degli stampi. Nel 2015 abbiamo preso in carico anche la lavorazione in serie dei prodotti stampati da Iselfa, mentre nel 2017 è stato ampliato il capannone e abbiamo aggiunto una ulteriore fresatrice e una centrointestatrice con automazione robotizzata. Il vero salto in avanti lo abbiamo fatto di recente, nel 2019, con lo spostamento in un nuovo capannone dalla superficie più che doppia rispetto al precedente e con l’aggiornamento totale delle macchine utensili». Questa crescita è stata possibile anche grazie all’acquisizione da parte di Iselfa di una importante commessa pluriennale con una multinazionale tedesca per la fornitura di 500 mila ruote l’anno, suddivise in rapporto 2:1 tra esterne e interne, destinate a mezzi movimento terra. «Iselfa si occupa dello stampaggio a caldo, mentre Pucktechnik effettua le lavorazioni meccaniche sui grezzi – aggiunge Carabelli – e realizza i relativi stampi. Per ottenere questa commessa abbiamo svolto un’attività di ottimizzazione dei processi molto spinta, utile per mantenerci a un costo per pezzo molto competitivo».
Una sfida complessa
Trattandosi di pezzi relativamente semplici, che prevedono torniture e forature in un tempo ciclo breve, la sfida diventa produrre a scarto zero e con i minori costi possibili per ricavare il giusto profitto. Paradossalmente centroquesta tipologia di pezzi realizzati in lotti così numerosi rende l’opzione “Far East” poco percorribile sia per una questione logistica (si movimentano diverse tonnellate di merci ogni giorno, con costi non trascurabili), sia perché un impianto a forte automazione non trarrebbe vantaggio dall’impiego di manodopera a basso costo. Diventa quindi cruciale l’ottimizzazione del ciclo di lavoro: potendo contare su una commessa continuativa è fondamentale scegliere le giuste macchine, gli utensili e le strategie CAM e migliorarle all’occorrenza per rendere più consistenti i margini economici. Si è raggiunto questo obiettivo grazie alla stretta collaborazione tra l’ingegneria di processo del Gruppo Emag, produttore tedesco di macchine utensili, e lo staff tecnico di MMC (Mitsubishi Materials Corporation), riferimento mondiale nella produzione di materiali, rivestimenti e utensili di precisione, rappresentato nel nostro Paese da MMC Italia Srl. La linea per la produzione in serie è composta da 8 centri di tornitura VL 4, che fanno parte della serie di macchine modulari standard di Emag: si tratta di una gamma di torni verticali che si contraddistingue per la struttura particolarmente compatta. Come tutte le macchine della serie, anche le VL 4 sono dotate di mandrino pick-up, che carica e scarica i componenti sul nastro di accumulo integrato in macchina e di torretta a 12 posizioni utensile. Completa la linea il sistema di automazione Trackmotion di Emag, un sistema a navetta CN in grado di asservire le diverse unità di lavoro poste in linea, con guide a doppio binario per consentire lo scorrimento dell’unità TransLift, dedicata al trasferimento e al ribaltamento dei particolari in modo rapido nella linea di lavorazione.
L’importanza delle competenze
La disponibilità di Pucktechnik nel valutare suggerimenti per migliorare le prestazioni in officina e la propensione all’innovazione tecnologica di MMC si sono incontrate qualche anno fa, e da allora sono stati fatti significativi passi in avanti. Certo occorre cambiare mentalità, selezionare le proposte dell’utensiliere e considerare senza pregiudizi qualsiasi modifica. La frase “Meglio di così non si può fare” non è contemplata, tutto può essere messo in discussione: ovviamente talvolta può capitare di non riuscire a ottenere progressi significativi, ma non bisogna dare nulla per scontato. «All’inizio dello studio del ciclo di lavoro di queste ruote siamo partiti da un foglio bianco: abbiamo chiesto al tecnico MMC come avrebbe affrontato queste lavorazioni – conferma Luca Binda, direttore generale Pucktechnik – sulla base di uno specifico costo e cercando anche consigli sulle macchine più adatte. Da allora abbiamo ulteriormente affinato il processo sia sul fronte dei parametri di lavoro, sia modificando l’approccio. Per esempio, stiamo valutando la sostituzione di tre punte per la foratura con un utensile speciale capace di eseguire tutte le operazioni in un’unica fase. Lo speciale è più costoso di una singola punta, ma lo è meno di tre! È grazie a questo genere di suggerimenti che stiamo man mano affinando il nostro processo per migliorare sempre più la resa in officina».
«La tecnologia è importante – aggiunge Binda – ma sono le persone che fanno la differenza: da questo punto di vista abbiamo trovato nei tecnici Mitsubishi Materials le competenze e il supporto che stavamo cercando. Il mercato offre utensili di vario genere e con prestazioni anche molto diverse tra loro: dobbiamo essere in grado di scegliere la migliore combinazione tra costo, prestazioni e affidabilità in relazione alla nostra applicazione. Un compito non facile se non si viene opportunamente consigliati. Abbiamo quindi tutto l’interesse a cogliere i suggerimenti e le proposte dei nostri partner perché sono volti a migliorare la nostra capacità produttiva o, a parità di pezzi prodotti, ad abbattere i relativi costi per pezzo. Da questo punto di vista l’utensile è un elemento cruciale: una volta acquistate e configurate, infatti, le macchine restano operative per anni in officina senza modifiche sostanziali mentre gli utensili possono essere valutati, aggiornati o sostituiti con relativa facilità per beneficiare di nuove geometrie, rivestimenti, substrati e così via. Ogni giorno abbiamo un’occasione per crescere e se siamo arrivati dove siamo ora, buona parte del merito va anche ad aziende come MMC». Per esempio, in passato per la lavorazione degli stampi con utensili a inserto tondo il tempo ciclo era di circa 12 ore; oggi con l’introduzione della fresa ad alto avanzamento AJX si è scesi a sole 3 ore. A fine 2019 MMC ha introdotto la WJX, nuova fresa ad alto avanzamento, evoluzione di quella attuale, che verrà testata da Pucktechnik per valutare la possibilità di abbassare ulteriormente il tempo ciclo. In ogni caso, il passaggio da inserti a 3 taglienti ai nuovi a 6 renderà economicamente interessante il costo per tagliente. «Nel 2017 abbiamo deciso di aggiornare il nostro parco utensili– prosegue Binda – sostituendo le frese più datate con nuovi modelli. Sono state sostituite in blocco nel giro di un mese e in quei giorni abbiamo potuto contare sulla presenza pressoché costante di un tecnico MMC a supporto per la selezione e l’utilizzo dei nuovi utensili. Siamo inoltri passati da 500 codici utensile a soli 120, con evidente razionalizzazione del magazzino, riduzione dei costi e semplificazione dei flussi interni».
Frese a inserti tangenziali
Un parametro critico nella lavorazione in serie è la ripetibilità delle prestazioni degli utensili: impostata la vita utile, è importante non sostituire gli inserti quando ancora non sono completamente usurati o, peggio, attendere troppo e causarne la rottura in macchina. Le soluzioni sviluppate da MMC tengono conto di questa esigenza: con le frese tangenziali VPX, per esempio, sono stati messi a fattor comune la robustezza in lavorazione (il nocciolo del corpo della fresa è più grosso rispetto a quelli convenzionali) e le elevate prestazioni assicurate dalla tecnologia di rivestimento Mitsubishi Tough Sigma che, abbinando PVD e CVD, fornisce alte prestazioni unite alla protezione del substrato in metallo duro. Diventa così possibile ottenere livelli superiori di avanzamento e velocità, adottando strategie di lavorazione sempre più efficienti. Il tratto raschiante che termina con un ampio raggio di punta permette di ottenere una buona finitura superficiale, mentre la geometria del lato superiore combina il tratto raschiante e un angolo di scarico per eseguire lavorazioni in rampa.
Un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto
Il vecchio aforisma di Benjamin Franklin mai come oggi ha tanto valore. L’ordine – in officina come più in generale in ogni azienda – aiuta a lavorare meglio e con un rendimento superiore. La gestione degli utensili rientra a pieno titolo in questo approccio: per questo MMC ha sviluppato Inventory Solutions, un servizio di fornitura di cassettiere intelligenti che consentono non solo di mantenere in ordine gli utensili e gestirne il prelievo da parte degli operatori, ma anche di automatizzare il riordino nel caso le scorte scendano sotto un certo livello. «Lo strumento è molto flessibile – conclude Binda – e ci permette di programmare interessanti routine. Per esempio, certi utensili vengono resi accessibili solo a fronte della riconsegna di quelli usurati: così facendo si evita di avere in giro più set di inserti. Utilizziamo poi la funzione di monitoraggio per sapere quale operatore ha prelevato alcuni dispositivi o attrezzi semplicemente chiudendoli all’interno di specifici cassetti: responsabilizzare le persone è un buon modo per ottenere ordine ed evitare sprechi o perdite». Per Pucktechnik è importante avere un partner che offra prodotti dalle ottime prestazioni, e Mitsubishi Materials garantisce non solo utensili di qualità, ma anche un servizio globale comprensivo di supporto tecnico, gestione del magazzino utensili e servizio a bordo macchina.
Nelle foto in alto, a sinistra l’utilizzo di utensili ad alte prestazioni MMC che ha permesso di abbattere tempi e costi in officina, a destra la cassettiera intelligente Inventory Solutions.
Nelle foto qui sotto, a sinistra l’officina della nuova sede di Pucktechnik, a destra Luca Binda e Giovanni Carabelli di Pucktechnik accanto a Roberto Fauci e Paolo Checchi di MMC (a partire da sinistra).
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