Obiettivo delle relazioni economiche italo-tedesche «collaborare più strettamente nella trasformazione digitale ed ecologica».
«Una più forte cooperazione tra Italia e Germania, soprattutto nella trasformazione digitale ed ecologica, sarebbe un fattore chiave per far progredire l’Europa», ha dichiarato il presidente Karl Haeusgen del VDMA, l’associazione tedesca dell’industria dell’ingegneria meccanica, durante un incontro con la stampa a Bologna lo scorso 27 ottobre 2023 (nelle foto di Luca Bolognese: in quella in alto da sinistra, i relatori Raffaele Talarico di VDMA Italia, Fabio Gallo di Carraro, Paola Bettinelli di Samac, Massimo Sarti di Bonfiglioli e Haeusgen) in occasione dell’apertura del nuovo ufficio in Italia. «Berlino e Roma dovrebbero elaborare una strategia binazionale in tal senso e attuarla insieme alle organizzazioni della società e dell’economia», ha aggiunto Haeusgen.
Italia e Germania non sono solo tra gli Stati fondatori dell’Unione Europea, ma i due Paesi sono anche saldamente legati da uno stretto scambio economico. Per questo motivo il settore della meccanica e dell’impiantistica sostiene il piano d’azione annunciato dai due governi, che sarà firmato in autunno e porterà a una cooperazione ancora più stretta nello sviluppo economico.
Crescita delle esportazioni in entrambe le direzioni
La produzione di macchinari e impianti, dominata dalle piccole e medie imprese, svolge un ruolo particolarmente importante nello sviluppo economico di entrambi i Paesi. Il commercio è di conseguenza strettamente interconnesso. Da gennaio ad agosto 2023 sono stati esportati dalla Germania all’Italia macchinari e attrezzature per un valore complessivo di 6,7 miliardi di euro, con un aumento di quasi il 6% rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo sono stati esportati dall’Italia macchinari e attrezzature per un valore di poco inferiore a 5,6 miliardi di euro, con un aumento del 7%. L’Italia è quindi il secondo fornitore di macchinari per i clienti tedeschi (dopo la Cina).
«Tutti gli altri dati chiave – ha sottolineato il presidente VDMA – dimostrano quanto siano forti i legami economici tra i due Paesi. Per questo motivo, la collaborazione con l’Italia deve essere una delle nostre principali priorità per rispondere alla domanda su come l’UE possa posizionarsi in modo più solido nella competizione internazionale».
Nel 2022, gli investimenti diretti tedeschi in Italia ammontavano a circa 40 miliardi di euro, mentre le imprese italiane avevano investito nella Repubblica Federale circa 35 miliardi di euro. In Italia hanno sede circa 1800 aziende tedesche con circa 200.000 dipendenti, tra cui circa 500 aziende del settore meccanico e impiantistico, che insieme garantiscono quasi 70.000 posti di lavoro.
Eccessiva burocrazia e problemi di filiera
Le sfide per le aziende sono simili nei due Paesi. «Su entrambi i versanti delle Alpi – ha avvertito Haeusgen – le aziende sono alle prese con un eccesso di burocrazia e difficoltà nella catena di approvvigionamento. E tutte devono affrontare la sfida di gestire la trasformazione digitale ed ecologica». Non basta investire solo nell’efficienza energetica dei propri prodotti: «dobbiamo anche affrontare sempre più spesso questioni come l’economia circolare o l’espansione delle energie rinnovabili».
In questo contesto, il presidente VDMA ha elogiato le relazioni economiche molto stabili tra i due Paesi: «Tuttavia, sarebbe ora importante coordinare le misure dei nostri due Paesi e prevedere un dialogo intergovernativo anche sulle questioni economiche, a partire dal piano d’azione che sarà ufficializzato nei prossimi mesi».
La nuova sede VDMA a Bologna
Dal 1° maggio 2023, il VDMA è rappresentato da una sede in Italia. Il VDMA Italia, con sede a Castel Maggiore (BO), è diretto da Raffaele Talarico, che ha spiegato: «Vogliamo essere il contatto locale sia per un numero crescente di associati italiani del VDMA sia per le filiali italiane degli associati tedeschi. In questo modo, ci concentriamo su temi e servizi specifici e fungere allo stesso tempo da interfaccia per l’intero portafoglio di servizi del VDMA come associazione europea».
L’ufficio di Bologna è la quinta sede europea del VDMA dopo Bruxelles, Vienna, Maastricht e Varsavia.
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